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Sugherete e roverelle sono attaccate dal parassita lymantria dispar, la denuncia è della Coldiretti Sassari e Gallura che lamenta "gravi danni per allevatori e ambiente" e sollecita, per risolvere il problema, "la creazione di una cabina di regia che veda la partecipazione dell'assessorato regionale dell'Ambiente".
"L'infestazione della lymantria del nord Sardegna è un fenomeno che si ripete ciclicamente. Con i primi caldi inizia la diffusione del lepidottero, un bruco voracissimo che causa la perdita di un terzo della produzione di sughero e che non risparmia nemmeno le nervature delle foglie. In questi giorni sono arrivate negli uffici provinciali della Coldiretti – sottolinea l'associazione di categoria – diverse segnalazioni sulla presenza della lymantria. Le sugherete maggiormente a rischio sono quelle di Alà dei Sardi e del Monte Acuto, con un potenziale danno ambientale ed economico incalcolabile".
"Dopo alcuni anni relativamente tranquilli – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu – il fenomeno della diffusione della lymantria dispar è tornato a preoccupare gli agricoltori del nord. Si tratta di un problema irrisolto contro il quale è necessaria la creazione di una cabina di regia guidata dall'assessorato dell'Ambiente".
"La lotta al lepidottero deve essere una battaglia comune della Coldiretti e della Regione – rimarca il direttore della Coldiretti Sassari e Gallura, Ermanno Mazzetti – esistono diversi modi per poter debellare questa specie, da un costante monitoraggio delle aree più a rischio all'utilizzo di un parassita antagonista come il bacillus thuringiensis. Se non si interviene subito il rischio è quello di perdere centinaia di piante secolari e di danneggiare uno dei comparti più importanti nell'economia agricola regionale".