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Rivedere la norma sul settore estrattivo minerario e predisporre una legge quadro sulle bonifiche delle aree minerarie della Sardegna, uno snellimento della burocrazia, taglio dei tempi e valorizzazione del patrimonio culturale e professionale legato al mondo delle miniere. Sono i punti salienti affrontati nell'incontro, che si è svolto a Montevecchio, promosso dalla Filctem-Cgil del Medio Campidano col comune di Guspini su "Ambiente e miniere 2.0".

"L'obiettivo è dare una nuova vita alle miniere. Partendo dall'eredità, troppo spesso amara e pericolosa che ci hanno lasciato, e che diventano un punto di partenza – ha spiegato Emanuele Madeddu, coordinatore della Filctem-Cgil-. Le bonifiche sono un punto fondamentale e necessario per ripartire e far funzionare un sistema che in questi anni ha dovuto fare i conti con le mille difficoltà rappresentate da norme non sempre attuali, basti l'esempio della legge che regola l'attività mineraria: è un regio decreto, o la legge sulle miniere che non aveva a cuore il benessere del territorio ma la produzione".

Il sindaco di Guspini, Giuseppe De Fanti, ha rimarcato la necessità di intervenire per avviare il percorso di risanamento ambientale e i ritardi dovuti spesso alla burocrazia. "Si pone la necessità – ha detto il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo – di far convivere la tutela dell'ambiente con lo sviluppo e quindi la valorizzazione turistica dei siti". Il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, ha spiegato che: "C'e' un dato di partenza importante: Igea era una società in liquidazione pur avendo un portafoglio da 180 mln di euro per fare le bonifiche. Igea è stata sottratta dalla liquidazione e oggi ha una capacità operativa che vede iniziare i lavori a S.Antioco. A Iglesias è stato costituito il centro competenza e riciclo materiali".

Ha parlato del salvataggio di Igea e delle proteste che si sono registrate prima del salvataggio dell'azienda in house l'assessore regionale dell'Industria, Maria Grazia Piras. "Quella di oggi è un'occasione per ascoltare cose che nei nostri uffici non si sentono". Poi su Igea "una società pubblica può lavorare con efficienza. Una società che si regga e sia un valore aggiunto nel territorio". Michele Carrus, segretario regionale della Cgil ha posto l'attenzione sulla necessità di rivedere la norma sul settore estrattivo, di formulare una legge quadro sulle bonifiche dei siti minerari e di salvaguardare le professionalità e le esperienze dell'Ati Ifras.