Il primo metano potrebbe essere distribuito nelle case dei sardi entro due anni. Ne è convinta l'assessore all'Industria Maria Grazia Piras che ha illustrato il Piano energetico regionale alla commissione Attività Produttive del Consiglio regionale.
"E' più di una possibilità – ha spiegato – ma occorre che Governo e Regione firmino al più presto il Patto per la Sardegna e, a livello nazionale, venga fatta chiarezza sulle norme per la costruzione dei depositi costieri di Gas naturale liquido. La scelta di questi depositi ha un obiettivo preciso: dare il metano ai sardi in tempi rapidi e a prezzi uguali rispetto a quelli praticati in altre regioni. Il metano, inoltre – ha aggiunto l'esponente della Giunta – è uno strumento imprescindibile per arrivare all'obiettivo della riduzione del 50% delle emissioni di Co2 entro il 2030".
L'assessore ha poi illustrato i termini della contrattazione in atto con l'esecutivo Renzi: "chiederemo di creare una dorsale sarda per la distribuzione del metano, un rete nazionale che applichi le tariffe standard. Alla Sardegna, però, considerato il sistema di approvvigionamento, chiediamo che venga riconosciuto un bonus nel caso di oscillazione dei prezzi".
Rispondendo alle domande di alcuni consiglieri, la titolare dell'industria ha ricordato che la Regione ha appaltato da alcuni anni 38 reti di bacino per la distribuzione del metano.
"Alcune sono a buon punto – ha detto – in altri casi c'è stato un rallentamento dovuto alle difficoltà per il rilascio delle autorizzazioni".
Regione Energia, Piras: “Metano entro il 2018”