"La scomparsa di un artista e un intellettuale rivoluzionario come Pinuccio Sciola mi addolora profondamente. La Sardegna perde oggi un pezzo importante della sua arte e identità". Lo afferma, in una nota, l'assessore alla Cultura della Regione, Claudia Firino.
"Sarà nostro concreto e doveroso impegno tramandare e tenere viva, preservandola, l'eredità che ci lascia con le sue opere e il suo pensiero", ha concluso l'assessore.
"Siamo tutti profondamente dispiaciuti per la scomparsa dell'artista Pinuccio Sciola". È il commento del presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, che commenta così la morte di uno degli artisti più rappresentativi e originali della Sardegna.
"Sciola è stata una figura importante per la nostra isola, con le sue opere – ha sottolineato Ganau – ha dato lustro alla Sardegna in Italia e nel mondo, rappresentandola nella sua migliore espressione. Ma di lui, oltre alla sua arte, ho sempre apprezzato l'onestà intellettuale e la sua schiettezza anche quando, come nel caso del simbolo dei Quattro Mori sulla bandiera della Sardegna, abbiamo avuto pareri divergenti".
"Con Pinuccio Sciola scompare uno degli artisti più importanti della Sardegna, il suo lavoro e il suo impegno hanno attraversato generazioni intere facendo conoscere l'Isola in tutto il mondo". Ha detto il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ricordando l'artista scomparso oggi.
"Lascia a Cagliari e ai suoi visitatori – ha aggiunto il sindaco – alcuni tra i suoi ultimi lavori: su tutti le pietre posate al porto e inaugurate in occasione dell'ultima visita del Presidente della Repubblica e le sculture che impreziosiscono il nuovo Giardino sotto le Mura".
"Una grande figura, importantissima per la nostra cultura. Ha dato molto, ma sono sicura che continuerà a dare alla Sardegna moltissimo". Così il Rettore dell'Università di Cagliari Maria Del Zompo, appena appresa la notizia della scomparsa di Pinuccio Sciola.
"Con Pinuccio Sciola ci eravamo incontrati 20 giorni fa per condividere alcuni progetti da portare avanti in Università: li porteremo avanti anche adesso, anche con maggiore convinzione – prosegue Maria del Zompo – c'è una sua pietra nella mia stanza in Rettorato: continuerà a suonare, insieme a tutto quello che Pinuccio Sciola significa per tutti noi. Non lo dimenticheremo mai".
Su richiesta del Rettore, la presentazione del progetto "Nuvola Rosa", questa mattina nell'Aula Magna "Maria Lai", si è fermata per un minuto in memoria del grande artista, proprio in un locale dedicato ad una grande donna dell'arte sarda.
"E' stato un artista che ha lasciato il segno nel mondo dell'arte e della cultura, capace di portare la sua Sardegna in giro per il mondo. Oggi però la scomparsa di Pinuccio Sciola ci rende tutti un po' più poveri.
Non possiamo non rendere omaggio a un grande artista qual è stato Sciola che, con il suo modo di fare e di essere, sempre vicino e attaccato alla terra, la sua terra, ha trasmesso valori importanti come dimostrano le sue numerose opere". Lo ha detto il deputato del Pd, Emanuele Cani.
E la collega Caterina Pes ha sottolineato: "Con la scomparsa di Pinuccio Sciola la nostra isola perde un grande artista e un grande maestro. Ha contribuito in maniera determinante a far conoscere la Sardegna in Europa e nel mondo – ha aggiunto la deputata dem, membro della Commissione Cultura della Camera – le sue pietre in particolare, ma tutte le sue opere ci parleranno sempre di lui".
"La scomparsa di questo gladiatore culturale è una perdita commisurata al bisogno enorme che Italia e Sardegna hanno di fecondare il terreno lasciato incolto dalla delittuosa gestione culturale dell'intero Paese.
Cantarne la scomparsa, però, non serve se non si tessono le lodi anche dei protagonisti meno noti di lui, se non si mette a fuoco, oltre alla sua arte, la sua preziosa natura di operatore culturale". Così l'attore e regista teatrale Mario Faticoni ricorda lo scultore di San Sperate, morto oggi a Cagliari all'età di 74 anni.
"Una figura presente ancorché poco visibile in Sardegna – prosegue Faticoni – terra attraversata e animata non solo allora da una foltissima schiera di artisti e intellettuali atipici, una rete con maggiore presa sulla massa giovanile di altre componenti politiche e sociali. Onorarli di una maggiore attenzione è il miglior elogio della missione culturale di Pinuccio Sciola".