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Pane preparato secondo la tradizione. Ma che fa bene anche ai diabetici. Tanto che, dopo l'approvazione da parte della Commissione Bioetica dell'Università di Cagliari, è stato già introdotto nell'alimentazione di 40 persone affette dalla patologia e di 12 volontari sani. I risultati hanno dimostrato una riduzione della glicemia per i soggetti con diabete e pre-diabete.
È il progetto Cereal 14-20, finalista a #5innovazioni, iniziativa sostenuta da Sanofi con l'obiettivo di far emergere le eccellenze regionali che promuovono processi innovativi nell'ambito della prevenzione, cura e gestione del diabete. Dopo Napoli, Milano, Perugia e Bari l'organizzazione ha voluto conoscere da vicino – in occasione di un incontro al Ghetto – il pane fatto in Sardegna e i protagonisti di questa iniziativa. Il 19 maggio il responso finale.
In Sardegna una persona con diabete su quattro fatica a seguire un regime alimentare corretto e solo una su due riesce a praticare attività fisica e fare movimento regolarmente. Lo rivelano le anticipazioni di una ricerca in corso realizzata dalla società GfK su diabete e qualità di vita, che ha coinvolto 500 persone con diabete in tutta Italia.
Il 60% dei pazienti si dichiara soddisfatto del proprio medico – nel 90% dei casi il diabetologo – in termini di reperibilità, tempo dedicato al paziente, competenza e umanità.
Il 22% degli intervistati non esegue l'autocontrollo della glicemia giornalmente, ma solo da 3 a 6 volte la settimana. Un paziente su due vorrebbe che amici e conoscenti fossero più informati e sensibilizzati rispetto alla sua condizione.