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Un anno da incorniciare per Siddùra. Due Vermentini di Gallura e il Cannonau della cantina di Luogosanto hanno conquistato le preferenze dei 320 giurati del Concours Mondial de Bruxelles svoltosi a Plodiv, in Bulgaria, dal 29 aprile al primo maggio scorsi. Ad aggiudicarsi l’ambita medaglia d’oro sono stati Maìa, Vermentino di Gallura superior e Fòla, il Cannonau in purezza. L’azienda gallurese ha portato a casa, in Sardegna,  anche un terzo premio: l’argento vinto dal Vermentino di Gallura Spèra.

La vittoria del Vermentino longevo. Da scommessa a certezza: Siddùra ha vinto la sua sfida più impegnativa. La 23esima edizione del concorso mondiale conferma la validità della strategia attuata da Siddùra che, nella lavorazione dei bianchi, ha lanciato una sfida rivoluzionaria: dare ai vermentini la stessa longevità tradizionalmente riconosciuta ai vini rossi. Una innovazione che è in completa rottura con le usanze del passato, il Vermentino infatti è sempre stato considerato un vino da consumare per pochi mesi, e poi da buttare. L’oro vinto a Plodiv  da Maìa e l’argento da Spèra, entrambi imbottigliati nel 2014, premia il coraggio di aver voluto sperimentare sui Vermentini il metodo della macerazione a freddo e della fermentazione sulle bucce. "Il procedimento di lavorazione consiste nell’abbassamento della temperatura dell’uva a zero gradi – spiega Massimo Ruggero, amministratore delegato di Siddùra – Ciò consente la cristallizzazione degli acini e dei vapori contenuti nella buccia del vino. Passaggi fondamentali che conferiscono al vino profumi e mineralizzazioni inedite". Il coraggio di scommettere sui vini bianchi longevi inserendoli in un mercato condizionato da concezioni superate, sta dando i suoi frutti. "Chi assaggia i nostri Vermentini – commenta Ruggero – capisce ciò che diciamo da tempo: più invecchiano, più sono buoni". 

Il concorso. I vini della cantina di Luogosanto si sono imposti tra gli 8750 campioni degustati in Bulgaria durante l’edizione 2016 del prestigioso e storico concorso. Una maratona di tre giorni durante la quale i giurati, suddivisi in 59 commissioni, hanno valutato i vini provenienti da 51 diverse nazioni.  “Questo duplice riconoscimento – dichiara Dino Dini, enologo di Siddùra –  è ancora più prezioso in quanto riconferma la Gallura come terra di produzione di grandi vini bianchi ma anche di ottimi rossi da medio e lungo affinamento”. Il 2016 si sta rivelando un anno veramente importante per Siddùra, che sta continuando a mietere successi: da gennaio a maggio sono arrivate a Luogosanto sei medaglie d’oro, quattordici d’argento e due di bronzo alle quali si aggiunge il conferimento dei “Tre bicchieri” del Gambero Rosso al Vermentino Maìa. 

L’oro di Fòla. Il massimo riconoscimento ottenuto dal Cannonau in purezza Fòla
2014 si aggiunge a un altro oro vinto dallo stesso vino, due mesi fa: quello conquistato al Berliner dello scorso febbraio. Il rosso di Siddùra sta ottenendo risultati davvero interessanti nei grandi premi internazionali e di fatto si sta imponendo come uno dei Cannonau migliori prodotti negli ultimi anni, nonostante sia un vino ancora giovane, destinato a migliorare ulteriormente.