Il Governo è pronto per accompagnare gli ultimi passaggi decisivi per la ripresa produttiva dell'Eurallumina di Portovesme, nel Sulcis, primo anello delle filiera dell'alluminio in Italia. L'impegno, secondo quanto riferito dai sindacati, è stato preso dal premier Matteo Renzi durante l'incontro a Palazzo Chigi con una delegazione di operai in presidio davanti a Montecitorio da 48 ore. Il faccia a faccia è avvenuto durante una pausa della riunione straordinaria del Cipe ed è durato oltre mezz'ora. Presente anche il sottosegretario Luca Lotti.
"Renzi ha riconosciuto la legittimità delle nostre richieste – spiega il capo della delegazione Antonello Pirotto, storico leader della Rsu – Noi abbiamo spiegato che è urgente riprendere la produzione per dare un futuro ad almeno 1.200 lavoratori, tra diretti e indotto, e alle loro famiglie: si parla di circa 5.000 persone, genitori con due o tre figli a carico, che vivono di sussidi in una provincia, il Sulcis, tra le più povere d'Italia".
La battaglia non si ferma. "Per noi è un primo maggio di lotta – sottolinea Pirotto – qui a Roma come a Portovesme: tantissimi i lavoratori presenti da questa mattina con le loro famiglie ai cancelli della fabbrica, a Portovesme. E da domani – annuncia – la mobilitazione riprende con più forza. Ci sposteremo dal Sulcis a Cagliari e ci faremo sentire in tutte le sedi chiamate a rilasciare le ultime autorizzazioni per poter riprendere la produzione". Resterà anche il presidio a Montecitorio. "Da qui non ci muoviamo – promette l'esponente della Rsu – è necessario vigilare anche rispetto all'impegno preso oggi da Renzi. Ci sono passaggi che riguardano il ministero dell'Ambiente e del Lavoro, bene noi vogliamo esseri sicuri di incassare il risultato. Siamo prudenti e scafati perchè – ricorda Pirotto con una punta di amarezza – troppe volte ci hanno preso in giro. Ora diciamo basta".