Per la seconda volta Giorgina Secci, presidente dell'Associazione di volontariato del soccorso di Urzulei, fa lo sciopero della fame. Una protesta fatta per chiedere un punto di guardia medica per il proprio comune e che dura da molti giorni. Il senatore Luciano Uras (Sel), ha scritto una lettera aperta all'assessore della Sanità, Luigi Arru, nella quale sollecita un impegno della Regione. Dal canto suo il parlamentare depositerà in Senato un atto per "chiedere ancora una volta al Governo la necessaria attenzione per la Sardegna, per le zone interne, afflitte da una pesantissima crisi".
Dopo avere ricordato la "civilissima e drammatica protesta di Giorgina Secci" per una richiesta "veramente giusta e modesta" Uras ha sottolineato che è "utile segnalare questa vicenda come emblematica della condizione di isolamento nella quale si sentono le nostre zone interne, vittime spesso anche di difficoltà di sviluppo e crisi sociali ed economiche acute. Urzulei è un paese di antica storia, abitato già in epoca nuragica, inserito in uno splendido paesaggio montano, 1300 anime alle quali deve andare, come ad ogni altro uomo e donna che sceglie di vivere nei nostri piccoli paesi dell'interno, il ringraziamento di noi tutti per la loro concreta e quotidiana lotta allo spopolamento. La richiesta di aiuto di Giorgina Secci denuncia una condizione generale, quella connessa alla sensazione di abbandono di quelle parti più interne ed isolate".
"Per la valenza che ha la richiesta di aiuto rivolta al Governo regionale e alla politica in generale – ha aggiunto. fra l'altro Uras – mi permetto Assessore di chiederle un impegno fatto di quella umana sensibilità e di quell'impegno civile che le riconosco da sempre. Incontri Giorgina, la incontri per farle sentire la vicinanza della massima istituzione autonomistica, la incontri per ricercare la necessaria soluzione. La incontri per farle interrompere una civile ma troppo rischiosa protesta che da giorni rappresenta una durissima prova anche per la sua condizione fisica"