"Il sistema dell'allevamento ovino sardo è molto evoluto e produce grande qualità: gli allevatori sono preparati e usano metodi innovativi per il controllo della salute dei capi e la produzione. Manca però un tassello, cioè la capacità di far arrivare al meglio i prodotti sui mercati e stiamo lavorando per colmare questa lacuna, grazie alla nascita dell'Organismo interprofessionale (Oi)". Lo ha detto l'assessore regionale dell'Agricoltura, Elisabetta Falchi, che ha chiuso i lavori del convegno "Innovazioni in ambito zootecnico: strategie e strumenti per il settore", che ha inaugurato la 10/a Mostra degli Ovini razza sarda a Macomer.
Nel corso dell'incontro, esperti delle agenzie agricole regionali, ricercatori universitari e addetti ai lavori del comparto lattiero caseario si sono confrontati sugli strumenti e le tecnologie a disposizione degli allevatori per incrementare il benessere degli animali e migliorare la qualità delle produzioni. Con la costituzione dell'Oi diventerebbe prassi la raccolta dei dati relativa a produzione e trasformazione, "fondamentale per monitorare l'andamento delle campagne produttive annuali e definire le campagne di promozione sui mercati internazionali".
In apertura Falchi aveva elogiato la crescita dell'esposizione zootecnica di Macomer e di quella di Ozieri, tenutasi nello scorso weekend, e di Arborea, in programma dal 30 aprile. "Stiamo raggiungendo l'obiettivo che ci eravamo prefissati nel 2014, rendere queste mostre momenti coordinati e approfonditi di confronto e di 'racconto' del lavoro degli allevatori e delle produzioni. In questi anni abbiamo visto anche gli ottimi risultati dei sostegni per il benessere animale, che stiamo estendendo anche all'allevamento bovino: sono stati pubblicati in questi giorni i bandi a favore dei produttori di carne e latte".
Regione Fiera ovino sardo: “Allevamento di qualità”