"Alberghi, campeggi e agriturismo rischiano la chiusura immediata, in piena estate, in caso di errata modalità di gestione del materiale combustibile, vegetale e non, nelle aree periferiche o intercluse nel tessuto urbano.
Questo significa che basta una rimanenza di sfalcio d'erba o una catasta di legno dimenticata in un angolo, magari da un manutentore, per incorrere in questa assurda sanzione accessoria che avrebbe solo l'effetto di far scappare i turisti dall'Isola". Lo denuncia il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca, in merito all'articolo 24 della Legge Forestale in discussione oggi in Consiglio regionale.
"Infatti, secondo il comma 5 dell'articolo, per le strutture ricettive che verranno trovate con materiale combustibile e non, oltre alla sanzioni 'è disposta, dall'autorità competente, la sospensione della licenza, dell'autorizzazione o del provvedimento amministrativo che consente l'esercizio dell'attività, con efficacia decorrente fino al termine dell'accertata ottemperanza ai precetti medesimi'. Siamo le strutture con maggiori prescrizioni antincendio – aggiunge Manca – e con i maggiori controlli in tema di sicurezza e non siamo contro le giuste e proporzionate sanzioni. Garantiamo migliaia di posti di lavoro e per una norma incosciente rischiamo di trovarci la struttura chiusa dall'oggi al domani. E' una pura follia. Speriamo che i consiglieri regionali capiscano questa aberrazione e provvedano a cancellare questa norma con un emendamento. Noi non staremo a guardare".
"Alberghi, campeggi e agriturismo non rischiano la chiusura immediata". Lo sostiene l'assessore regionale dell'Ambiente, Donatella Spano, che replica a Faderalberghi in merito alla sospensione della licenza come sanzione accessoria prevista nella Legge forestale in discussione in Consiglio regionale.
"La normativa nazionale prevede la revoca diretta della licenza – osserva l'esponente della Giunta – la Regione ha, invece, usato i propri spazi di autonomia per graduare le sanzioni, senza perdere l'effetto deterrente, e consentire ai titolari di sanare la loro situazione nelle more della sospensione".