Il presidente del movimento indipendentista 'Meris' Doddore Meloni potrà usare il sardo, invece dell'italiano, durante una causa, in Appello, che lo vede imputato di bancarotta fraudolenta reato per il quale è già stato condannato a cinque anni di carcere in primo grado. La prossima udienza, fissata per il 4 ottobre, si terrà quindi con un interprete sardo-italiano per consentire lo svolgimento del dibattimento e della verbalizzazione.
Nonostante il parere contrario della Procura generale, la Corte d'Appello di Cagliari (presidente Antonio Onni) ha, infatti, accolto la richiesta di Meloni e del suo difensore, avvocato Cristina Puddu, di poter usare liberamente la lingua sarda per difendersi dalle accuse che gli vengono contestate.
"Mi hanno domandato perché insistessi tanto a chiedere di parlare in sardo, visto che capisco e parlo correttamente l'italiano ed ho risposto, senza dire mezza parola in italiano, che non lo faccio per me ma per il riconoscimento del diritto mio e di tutti i sardi all'uso della nostra lingua anche nei rapporti con la pubblica amministrazione", ha spiegato Meloni al termine dell'udienza.
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