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Tre giovani di Borore, Alessio Murinu, di 20 anni, il fratello Giovanni, di 23, e Michael Putzu, di 25, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Macomer per rapina e detenzione illegale di armi. I militari si sono messi sulle tracce dei tre, tutti pregiudicati, qualche ora dopo il colpo messo a segno ieri sera intorno alle 19 ai danni di una tabaccheria del centro storico di Macomer, dove sono stati prelevati circa 300 euro.
Le telecamere interne ed esterne all'attività commerciale e il racconto di alcuni testimoni hanno aiutato i carabinieri a risalire alla targa del ciclomotore usato per la fuga, riuscendo nel giro di qualche ore ad arrestare i presunti responsabili.
Due, secondo la ricostruzione del capitano Giuseppe Pischedda, che ha tenuto una conferenza stampa a Nuoro, i rapinatori in azione: hanno agito col volto travisato e armati di pistola, facendosi consegnare l'incasso dal titolare e poi scappando sul motorino.
La sequenza dei numeri della targa contraffatta, registrata dalle telecamere, ha permesso ai militari di risalire al proprietario, Alessio Murinu, che è stato fermato mentre rientrava a casa dopo la rapina. Qui gli è stata sequestrata la pistola, una replica di una Beretta 85. Dopo pochi minuti è stato bloccato a Borore, nei pressi di un bar, Micheal Putzu, amico di Alessio, che ha tentato di fuggire per disfarsi di una seconda pistola, questa volta una replica di un Beretta 92.
In una successiva perquisizione nell'abitazione di Alessio Murinu, i militari hanno rinvenuto un fucile cal. 20 e una carabina con la matricola abrasa, di proprietà del fratello Giovanni, risultato estraneo alla rapina. Alessio Murinu e Michael Putzu dovranno ora rispondere di rapina in concorso tra loro e detenzione illegale di armi, mentre Giovanni Murinu di detenzione illegale di armi clandestine. Tutti e tre si trovano nel carcere di Massama, a Oristano.