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"La Finanziaria finalmente approvata, con tre mesi di ritardo, consente di utilizzare appieno le risorse disponibili, ma restano aperte alcune questioni determinanti in un'Isola che ha un disperato bisogno di riforme e lavoro". E' il giudizio del segretario generale della Cgil, Michele Carrus, nell'editoriale del giornale L'Altra Sardegna dal titolo "Lavoro, la svolta attesa non c'è", in cui chiede "segni tangibili di discontinuità per restituire speranza ai troppi lavoratori abbandonati a se stessi in una condizione drammatica di disagio".
In particolare sono gli interventi sul lavoro che c'è e su quello che manca a preoccupare il sindacato. Carrus sottolinea che "malgrado gli impegni assunti si limitano in modo inaccettabile le risorse destinate al rinnovo dei contratti dei dipendenti della Regione e non si risolve la questione del rinnovo dell'integrativo dei forestali, per i quali va anche realizzata la stabilizzazione dei precari". E poi le misure di politica attiva, "che stentano a produrre apprezzabili risultati effettivi: occorre prenderne atto e da qui ripartire inserendo i giusti correttivi. Le riforme dei Servizi per l'impiego e della formazione professionale – entrambe al palo – sono condizione per l'efficacia delle azioni proposte e perché la spesa vada a segno. Non neghiamo affatto le buone intenzioni ma le procedure sono troppo lente, e rileviamo l'esclusione di troppe persone dai bacini dei destinatari".