Una piccola comunità, un grande record da vantare. Seùlo, paesino dell’entroterra sardo di appena 800 anime, è uno dei comuni più longevi al mondo.
A marzo anche Beatrice Ligas e Margherita Murgia hanno raggiunto il secolo di vita, portando il numero del piccolo centro barbaricino a ben 20 centenari. Uno studio in proposito è stato effettuato nell’arco di quasi due anni dal ricercatore Pino Ledda, originario di Ales, ma ormai seulese di adozione. A certificare questo primato Gianni Pes, studioso dell'Università di Sassari, e Michel Poulain, docente all’Univeristà di Louvain e Tallinn, che insieme, in più di vent’anni di studio, hanno analizzato i dati demografici di diversi comuni in Sardegna.
Comuni Blue Zone. Il 5 marzo proprio a Seùlo è arrivato il riconoscimento ufficiale anche per Arzana, Baunei, Talana, Urzulei e Villagrande Strisaili dall’Osservatorio della Longevità, il comitato scientifico composto da diversi esperti in campo antropologo, sociologo, neurologico e psichiatrico. I paesi ora fanno parte dell’area denominata Blue Zone, termine utilizzato proprio da Pes e Poulain per identificare un'area demografica e geografica del mondo, in cui le persone vivono più a lungo della media.
Lo studio. Pino Ledda è riuscito ad analizzare esattamente mezzo secolo di dati anagrafici della comunità seulese, grazie ai quinque libri (gli archivi ecclesiastici che riportano i dati di nascita, morte, battesimo e matrimonio dal Concilio di Trento in poi) e ai dati comunali dal 1861 a oggi. Ledda ora sarà in grado di creare l’intero albero genealogico di tutta la comunità seulese.
E tutta Seulo ha risposto entusiasta a questo nuovo traguardo, ne sono testimoni le numerose manifestazioni non solo nel capoluogo barbaricino, ma anche a Cagliari, come quella al Caesar’s Hotel, che ha fatto segnare il tutto esaurito con “Per non perdere la Memoria”, organizzato dall'Ecomuseo dell'Alto del Flumendosa. All’evento, che ha visto tra gli illustri ospiti anche anche il sindaco Massimo Zedda, sono state lette le biografie dei venti centenari, le loro abitudini, la loro dieta da centenari.
“Ho provato – ha scritto Pino Ledda – a chiedere ai centenari in vita i segreti alla base della sua longevità e mi son sentito rispondere da uno di loro, tziu Boricangelu, 102 anni appena compiuti, che la natura è imprevedibile, ma che se proprio deve individuare un segreto, a suo parere potrebbe dipendere de s’abba e s’aria de su Gennargentu e…unu pagheddu de ciorbeddu puru” (Dall’acqua e dall’aria del Gennargentu…e anche da un po’ di cervello). Un altro importante segreto, secondo zia Lillina, sta nel fatto che tziu Boricangelu “No at mai bofiu intendiri arrexioni de cosas de famiglia” (non ha mai voluto avere responsabilità sugli affari di famiglia). “Lui ha sempre preferito delegare. Tu pensa che non è mai voluto andare neanche a ritirare la pensione alla posta”.