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Dalla Sardegna a Parigi. Dal liceo Dettori alla Sorbona, culla della cultura mondiale, per il conseguimento del dottorato di ricerca in Storia dell'Arte con la votazione massima. "Mention très honorable avec les félicitations du jury" per Silvia Madeddu, giovane ricercatrice di 31 anni originaria di Capoterra. Quattro ore di dissertazione sul pittore impressionista veneziano Federico Zandomeneghi per poi ottenere l'unanimità per la votazione e la dignità di pubblicazione.
Silvia ha realizzato il suo grande sogno in terra francese.
La sua passione per la Storia dell'Arte è nata tra i banchi del liceo cagliaritano. Per questo il suo successo ha voluto condividerlo con la sua professoressa del Dettori, Maddalena Sotgiu. "Ho voluto rintracciarla per dirle: 'grazie, questo risultato lo devo anche a lei' – sottolinea Silvia – mi ha fatto innamorare della Storia dell'Arte e mi ha trasmesso un certo rigore nello studio, che mi ha formato". L'incontro, emozionante, tra ex alunna e insegnante è avvenuto nei pressi del Liceo. "E' una straordinaria gratificazione – commenta la professoressa – Riservata, curiosa e caparbia, dotata di una sensibilità affinata che l'ha naturalmente avvicinata allo studio della Storia dell'Arte, Silvia è stata un'allieva studiosa e più che promettente. Il mio compito è stato quello di riconoscere l'interesse che nutriva per la disciplina, sollecitarlo, trasmettere con passione contenuti, nella convinzione che questo debba essere il compito di ogni insegnante e, più in generale, della scuola".
A Parigi Silvia è giunta solo dopo aver bussato a tante porte in Italia. "Dopo la Triennale in Beni Culturali e la Specialistica in Storia dell'Arte, ho puntato sulla ricerca, ma ho trovato solo porte chiuse, sprangate, invalicabili – racconta – a quel punto l'unica alternativa era un percorso all'estero sebbene potessi contare su risorse limitate". Il grosso aiuto è piovuto dal cielo con il Master and Back, il programma di alta formazione varato dalla Regione Sardegna. "Nel frattempo – spiega ancora Silvia – avevo già superato i test per la Sorbona e gli impegnativi colloqui con colui che sarebbe diventato il mio direttore di ricerca, Barthelemy Jobert, attuale presidente della Sorbonne".
Ora, con il titolo in mano e la sua grande passione Silvia vede il suo futuro più prossimo legato alla Francia. "Qui vige incontrastata la meritocrazia – afferma – la ricerca viene sostenuta. Resta comunque una grande gratitudine verso la Sardegna, la professoressa Sotgiu e il programma Master and Back, che mi ha permesso l'inserimento in un contesto accademico di eccellenza". Dalla sua mansarda parigina Silvia guarda all'Italia e al suo enorme patrimonio culturale e artistico. Non nasconde il desiderio di tornarci, un giorno, se il suo Paese saprà valorizzare la professionalità di giovani come Silvia Madeddu, PhD alla Sorbonne, "Mention très honorable avec les félicitations du jury".