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Falsa partenza per il processo sulle presunte irregolarità legate alla costruzione dello stadio Is Arenas a Quartu, voluto dall'allora presidente del Cagliari Massimo Cellino per l'indisponibilità del Sant'Elia. Questa mattina i giudici della seconda sezione del Tribunale del capoluogo, si sono infatti dichiarati incompatibili perché avevano già affrontato la vicenda all'epoca della custodia cautelare, dunque il processo si è spostato davanti al collegio della prima sezione che ha stilato il calendario delle prossime udienze: il 17 e 25 maggio, poi il 21 giugno, quindi il 5 e 15 luglio.
Sul banco degli imputati lo stesso Cellino, ora patron del Leeds, l'ex sindaco di Quartu Mauro Contini (Fi), l'allora assessore ai Lavori Stefano Lilliu, l'imprenditore Marcello Vasapollo, committente delle opere, l'ingegnere Graziano Mossa, il coordinatore della sicurezza Raffaele Perra e il direttore dei lavori Giacomo Manca.
L'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Enrico Lussu, era nata nel 2012 a seguito di alcuni esposti degli ambientalisti. Per quei fatti Cellino e Contini, assieme ad altri indagati, erano stati anche arrestati su ordine di custodia cautelare. Poi il Gup Mauro Grandesso aveva rinviato a giudizio i principali imputati, mentre il 23 novembre prossimo si deciderà sulla richiesta di patteggiamento dell'ex dirigente del comune di Quartu, Pierpaolo Gessa, e sulle richieste di abbreviato di Antonio Grussu, Giorgio Caria (amministratore e geometra della ditta Andreoni) e Andrea Masala, direttore dei lavori.
Fra i reati contestati spiccano, a vario titolo, il tentato peculato, falso e violazioni di norme urbanistiche.