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Sarà l'autopsia in corso in queste ore al policlinico universitario di Monserrato, a chiarire il mistero legato al cadavere recuperato ieri mattina sugli scogli del porto turistico di Calasetta. Il medico legale incaricato dalla Procura di Cagliari, Roberto Demontis, ha iniziato l'esame autoptico: solo a risultati acquisiti si potranno avere indizi utili per scoprire l'identità della vittima e soprattutto le cause del decesso.
Gli unici elementi su cui al momento stanno lavorando gli investigatori, rimangono quelli emersi dai primi rilievi effettuati dai carabinieri della Compagnia di Carbonia. Il cadavere appartiene a un uomo di circa 65 anni, di carnagione chiara, non si tratta quindi di un migrante deceduto durante uno dei tanti viaggi della speranza con approdo in Sardegna. Il corpo era in acqua da circa sei ore prima del ritrovamento: intatte le scarpe da tennis blu, sul cadavere una tuta da ginnastica e un impermeabile, manca invece qualsiasi documento utile per l'identificazione. Evidenti numerose escoriazioni, riconducibili molto probabilmente all'urto ripetuto contro gli scogli a causa della forte mareggiata di ieri. I carabinieri, che in queste ore non hanno ricevuto alcuna denuncia di scomparsa, hanno avviato una serie di accertamenti per cercare di stabilire l'identità della vittima. Una pista con una possibile ipotesi sarebbe stata già imboccata, ma gli investigatori attendono l'esito dell'autopsia per ottenere le conferme necessarie.