Quattro presidi contro le procedure di assunzione previste nel bando di concorso annunciato dal ministero dell'Istruzione. La Sardegna aderisce in questo modo alla mobilitazione nazionale in difesa dei diritti dei precari della scuola organizzata per venerdì 12 da Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams.
Precari – nell'Isola sono oltre cinquemila – che, ricordano le sigle, "hanno già vinto concorsi e maturato titoli, esperienza e professionalità per essere stabilizzati". Le manifestazioni si svolgeranno davanti alle quattro prefetture: a Cagliari dalle 16 alle 18 (insieme ai lavoratori di Sulcis e Medio Campidano), a Oristano dalle 11 alle 13.30, a Nuoro dalle 16 alle 18 (insieme agli insegnati dell'Ogliastra) e a Sassari, dalle 17 alle 19 (dove convergeranno i lavoratori della Gallura).
L'obiettivo è portare all'attenzione dei prefetti le rivendicazioni del sindacato e sollecitare un confronto con il ministero dell'Istruzione. "E' inaccettabile che il governo non rispetti la sentenza della Corte di giustizia europea che già a novembre 2014 ha ribadito il diritto alla stabilizzazione dei lavoratori assunti a tempo determinato per più di tre anni", denunciano Cgil, Cisl e Uil che ribadiscono anche l'urgenza di "sanare l'illegittimità della mancata assunzione dei docenti della scuola dell'infanzia inseriti nelle graduatorie di merito e in quelle ad esaurimento (Gae)" e la necessità di "attivare i tirocini formativi indispensabili a ottenere l'abilitazione".