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Dati in prevalenza col segno meno quelli illustrati stamattina dal Rettore Maria del Zompo in vista dell'inaugurazione, domani, del 395esimo anno accademico dell'Università di Cagliari: diminuisce il numero degli iscritti (25.296 contro i 27.085 nel 2014/2015), dei laureati (3.586 al 30 novembre 2015 contro i 4002 nel 2014/2015), e soprattutto cala del 9,7% il fondo del finanziamento ordinario riservato agli atenei.
Unica nota positiva: le immatricolazioni, 4035 nell'anno accademico in corso, 3.576 in quello precedente. E' il quadro che il Rettore presenterà domani, a partire dalle 11.30 nell'Aula Magna di Palazzo Belgrano, nella relazione di apertura dell'anno accademico dell'ateneo cagliaritano.
"Tra i problemi della Sardegna non ci sono solo il lavoro, le vertenze, i trasporti, c'è anche l'università – ha detto Del Zompo – ricordo che con un valore di 51, siamo agli ultimi posti in Italia per rapporto docenti-studenti". Gli indicatori utilizzati per stilare le classifiche tra università, ma soprattutto quelli utilizzati dallo Stato per assegnare l'Ffo, non aiutano. "Ad esempio – ha spiegato il Rettore – la capacità di attrarre studenti da regioni limitrofe, che l'Università di Cagliari, per ovvie ragioni di insularità, ha particolarmente ridotte".
Per Cagliari, considerate le cinque regioni più vicine, la distanza che deve percorrere in media uno studente è di 639 chilometri a fronte di una spesa per il trasporto di 187 euro. E sul livello di tassazione Del Zompo ha chiarito: "L'università ha tasse basse in un Paese che tende ad aumentarle".