L'accordo di massima tra la Giunta regionale da una parte e l'Anci dall'altra c'è, ma prima di dare il via libera alla legge di riforma degli Enti locali i sindaci mettono le mani avanti e chiedono di vedere il testo scritto. E' quanto ha sostenuto il presidente regionale dell'Anci, Pier Sandro Scano, aprendo i lavori dell'assemblea convocata al Centro Servizi Losa di Abbasanta, alla presenza dell'assessore agli Enti locali Cristiano Erriu.
L'accordo è praticamente raggiunto sulla questione delle Unioni dei Comuni e anche degli Ambiti territoriali strategici e delle città medie, sulla questione città metropolitana – ha ammesso Scano – l'Anci invece non ha una posizione unitaria e per questo non esprimerà un suo parere.
Alla Regione, i sindaci chiedono invece con decisione di inserire nel titolo della legge tre questioni di principio irrinunciabili: lo smantellamento del centralismo regionale, il riequilibrio dei poteri e delle risorse nel territorio e il riconoscimento dell'autonomia e dell'autodeterminazione dei Comuni.
Altre questioni sulle quali l'Anci chiede il consenso della Giunta sono lo smantellamento delle province, comprese quelle storiche, l'autodeterminazione dei Comuni per le scelte dell'ambito strategico e anche il sostegno al riconoscimento costituzionale degli ambiti.
E' tregua armata tra i sindaci, la Giunta e il Consiglio regionale sulla riforma degli enti locali. Come annunciato dal presidente Piersandro Scano, l'assemblea dell'Anci convocata ad Abbasanta per pronunciarsi sull'accordo di massima raggiunto in questi giorni, si è conclusa senza un voto. "Prima vogliamo leggere il testo, per prudenza", ha ribadito Scano chiudendo i lavori.
"Abbiamo fatto un buon lavoro e con la Giunta regionale l'intesa c'è, ma il passaggio decisivo è quello in Consiglio regionale", ha detto il numero uno dell'Anci in Sardegna sottolineando che "la partita non è ancora chiusa, perchè l'Aula è sempre una roulette e non possiamo sapere che cosa farà".
"L'assemblea dei Comuni – ha spiegato ancora Scano – sarà riconvocata anche 'ad horas' appena ci saranno le condizioni per esprimere la nostra valutazione". A sancire l'intesa sostanziale tra sindaci e la Giunta è stato l'assessore agli Enti Locali Cristiano Erriu. Nel corso del suo intervento ha riconosciuto la necessità di un ripensamento dell'autonomia regionale che dia più peso e più competenze ai Comuni, compresi quelli più piccoli, affidando un ruolo chiave alle città medie. "Questa legge – ha chiarito l'assessore – è la base per ricostruire l'intero sistema Sardegna. Capisco le vostre difficoltà e le vostre paure, però dobbiamo dare una risposta efficace alle sfide dell'immediato futuro, prima troviamo la soluzione e meglio è".
Il dibattito ha confermato la sostanziale soddisfazione, pur con qualche perplessità, sull'introduzione delle città medie e degli ambiti territoriali strategici, ma non ha cancellato le divisioni sulla questione dell'unica città metropolitana, Cagliari, prevista nello schema della Giunta e sulla quale l'Anci aspetta di vedere cosa deciderà il Consiglio.
Chiudendo i lavori e riprendendo l'appello del sindaco di Nuoro Andrea Soddu, il presidente Scano e quello del Consiglio delle autonomie locali, Giuseppe Casti, hanno ribadito la richiesta di rispetto da parte della Giunta e del Consiglio per le proprie associazioni e per la Conferenza Regione-Enti locali.
Il banco di prova, hanno annunciato, sarà la legge di riforma del sistema sanitario.
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