Le commesse sono diminuite e la Saipem, in particolare lo stabilimento della società che opera ad Arbatax che produce piattaforme petrolifere, sta licenziando: negli ultimi mesi, 24 addetti, operanti nello stabilimento di Arbatax sono fuoriusciti dallo stabilimento e centinaia di lavoratori dell'indotto sono a rischio. Per questo i deputati del Pd Emanuele Cani, Romina Mura e Siro Marroccu hanno presentato un'interrogazione al ministro per lo Sviluppo Economico (la Saipem fa parte del gruppo Eni), al quale chiedono risposte sul futuro dello stabilimento del porto di Arbatax.
"Ci sono diversi problemi relativi al rapporto di Saipem con la Sardegna e in particolare con l'insediamento produttivo di Arbatax – scrivono i deputati – che vista l'ubicazione e l'alta professionalità dei lavoratori costituisce un fiore all'occhiello del gruppo Saipem. Negli ultimi mesi c'è stato il licenziamento di 24 persone operanti nello stabilimento ogliastrino e la carenza di nuove commesse sta generando forte preoccupazione tra i lavoratori diretti della società e ancor di più tra le società che operano nell'indotto e che occupano svariate centinaia di lavoratori. E' necessario che dall'esecutivo arrivino risposte per capire quali gli orientamenti del Governo sulla vertenza Saipem e quali risvolti avrà per il territorio dell'Ogliastra una importante modifica in corso, nell'assetto societario della Saipem Spa ed in particolare quali siano le azioni che il Governo intende promuovere per rilanciare lo stabilimento di Arbatax di proprietà della Intermare Fabrication Yard attraverso un nuovo piano industriale che preveda nuove commesse".
Economia Crisi Saipem Arbatax, caso in Parlamento