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Più soldi da spendere. O almeno più regali da mettere sotto l'albero di Natale: in Sardegna le vendite per le feste aumenteranno dell'1,6 per cento. Un piccolo incremento, ma un segnale incoraggiante: si interrompe una serie negativa di ben otto anni. La spesa media è di 112 euro pro capite contro i 166 euro di media nazionale. Rispetto al 2007 – l'anno prima dell'esplosione della crisi – siamo al meno 38,4% di spesa. Il 70% degli intervistati dice che farà dei regali e l'88% prevede che comunque sarà un Natale dimesso. Il 58% degli intervistati, inoltre aspetterà gli ultimi giorni per acquistare i regali, ovvero dal 16 al 24 dicembre.
E' quanto emerge da un'indagine di Confcommercio Sardegna e CdC Partners. I regali che porterà Babbo Natale? Molta tecnologia e tanta roba da mangiare. Il settore alimentare per la verità è in costante crescita da qualche anno. Gli intervistati del comparto evidenziano che molta attenzione viene sempre posta alle promozioni. Sempre più si guarda alla qualità e ai prodotti locali e specialità, il più possibile ci si orienta sul marchio Sardegna, in particolare carni accompagnate dai formaggi e vini della nostra tradizione.
Qualche segnale interessante si intravede anche nell'abbigliamento, soprattutto per quanto riguarda gli accessori. Con elevata probabilità molti acquisti non verranno fatti ora, ma si attenderà il periodo di saldi a partire dal 5 gennaio 2016. Sempre bene informatica e telecomunicazioni con molta attenzione alle novità presentate dai colossi del settore, dai telefonini ai tablet. In crescita anche i piccoli elettrodomestici e buone prospettive per i prodotti sotto i 100 euro di acquisto unitario.