omicidio-noragugume-oggi-autopsia-e-domani-i-funerali

Una rosa di pallettoni al volto e un solo colpo di fucile esploso. E' il risultato dell'autopsia sul cadavere di Giampietro Argiolas, l'allevatore di 42 anni di Noragugume, ucciso giovedì sera sulla Provinciale 33, mentre rientrava a casa a bordo del suo camioncino dopo una giornata di lavoro nella sua azienda zootecnica.

L'esame autoptico, eseguito dall'anatomopatologo Roberto Demontis nel policlinico di Monserrato, è durato quasi quattro ore. Nessun colpo di grazia dunque, come sembrava in un primo momento, ma solo un colpo esploso in pieno volto, che è stato fatale per l'allevatore. L'accertamento è stato effettuato con un macchinario di ultima generazione, una bara radiotrasparente che, con una radiografia, ha permesso di stabilire il numero di pallettoni esplosi e la loro posizione esatta sul corpo della vittima, senza interventi chirurgici sul corpo.

Nel pomeriggio il sostituto procuratore Andrea Mammone che coordina le indagini, ha autorizzato la restituzione della salma ai familiari. I funerali sono previsti domani mattina nella chiesa di San Giacomo a Noragugume.

Intanto le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Ottana, diretta dal tenente Massimo Meloni, proseguono a ritmo serrato e scavano nel passato turbolento di Argiolas, uscito di recente da due casi giudiziari con altrettante assoluzioni: nel primo caso dal processo per la faida di Noragugume che insanguina il paese da 17 anni, nel secondo dall'accusa di essere stato uno dei mandanti dell'attentato all'ex sindaco di Ottana Giampaolo Marras.

Ma c'è anche un'altra pista che gli inquirenti stanno percorrendo in queste ore: quella dell'omicidio, compiuto il 16 novembre 2014, di Bachisio Cossu, sotto gli occhi della compagna, che in passato era stata la ex moglie di Argiolas. L'allevatore è stato uno dei primi sospettati e anche se pare avesse un alibi di ferro, l'inchiesta è ancora aperta. Gli inquirenti indagano anche su un'auto ritrovata bruciata ieri a Birori, per capire se sia l'auto utilizzata dai killer di Argiolas la sera del delitto. Secondo le prime risultanze delle indagini, infatti, il camioncino dell'allevatore la sera dell'omicidio sarebbe stato affiancato da un'auto da cui è stato esploso il colpo.