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Cordoglio per Valeria Soresin, la ricercatrice italiana della Sorbona, morta nell'assalto al Bataclan di Parigi lo scorso 13 novembre. Ed un minuto di raccoglimento per ricordare tutte le vittime degli attentati. Si è aperta così, con le parole del presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, la seduta odierna dell'Assemblea sarda.
In particolare Ganau ha espresso vicinanza e solidarietà nei confronti dell'unica vittima italiana della strage nella capitale francese: "Un attacco senza precedenti. Servono unità, determinazione e impegno costante contro ogni forma di estremismo". 

"Ringrazio il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, e tutti i consiglieri sardi che hanno voluto ricordare con un minuto di silenzio Valeria Solesin": così il Presidente del Consiglio regionale del Veneto dopo il momento di riflessione dedicato dall'assemblea sarda alla giovane veneziana morta a Parigi. Per Ciambetti, "il Consiglio regionale è il luogo della democrazia, del confronto e del dibattito civile che in Sardegna rappresenta l'identità e la cultura di un grande popolo che oggi ha voluto rendere omaggio in maniera composta a una vittima di quella barbarie e intolleranza che non ha in alcun rispetto la vita e i diritti degli esseri umani". La partecipazione al lutto e la vicinanza alla famiglia Solesin sono, secondo il presidente dell'assemblea veneta, "dimostrazioni di affetto e sincera vicinanza di cui sono grato al popolo sardo, come sono grato ai settemila che in piazza San Marco hanno voluto ricordare Valeria con una candela accesa dimostrando così il loro impegno per la vita, il loro credere nella vita". "Nel bailamme di questi giorni, tra mille polemiche e toni talvolta fin troppo accesi, la compostezza di questi gesti – conclude – sono una lezione, ma anche un segnale di speranza e un invito a noi tutti a ricordare con rispetto tutte le vittime innocenti della violenza terroristica".