Beni e denaro per 1,2 milioni di euro, tra cui tre appartamenti a Cagliari e Quartucciu, auto e moto sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza nell'ambito delle indagini relative all'operazione sul riciclaggio di denaro proveniente dal narcotraffico denominata "Chemin de fer", che a gennaio aveva già portato al sequestro di beni per 1,6 milioni di euro.
Sotto la lente degli specialisti del Gico, al lavoro con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, è finito un 35enne cagliaritano, coinvolto nel traffico di droga. Già nel 2011 le Fiamme gialle eseguendo alcuni accertamenti sul 35enne avevano riscontrato una sproporzione tra i beni a lui riconducibili e i suoi redditi, effettuando di conseguenza un primo sequestro.
Ma gli accertamenti non si sono fermati. I finanzieri, infatti, hanno avviato le verifiche in modo da applicare le misure di prevenzione previste dalla normativa antimafia. È stato passato al setaccio l'intero patrimonio del 35enne, dei suoi familiari e dei soggetti che avrebbero potuto agevolarlo trasformandosi in prestanome, accertando come il giovane avesse la totale disponibilità dei beni.
Secondo quanto emerso dalle indagini il 35enne, sconosciuto al Fisco, ha avuto la disponibilità di ingenti somme di denaro, inoltre avrebbe effettuato importanti investimenti immobiliari, intestandoli a parenti e prestanome, ma anche questi ultimi privi a loro volta di redditi non sarebbero riusciti a giustificare il possesso delle proprietà. Oggi il Tribunale di Cagliari, su richiesta della Dda, ha emesso il provvedimento di sequestro ai fini di confisca di denaro e conti correnti per un ammontare complessivo di 563 mila euro. Sotto chiave sono finiti anche gli appartamenti, auto e moto. Alcuni di questi beni erano stati già sequestrati.