cisl-and-ldquo-dal-sulcis-lo-scossone-popolare-and-rdquo

In un'area di 130mila abitanti dove oltre 35mila sono i disoccupati e migliaia i lavoratori con ammortizzatori sociali non si può attendere "i provvedimenti della politica", da qui la proposta per uno "scossone popolare" invitando per i prossimi giorni a una grande mobilitazione proporzionale al disagio che sta vivendo il Sulcis. E' quanto ha proposto Fabio Enne segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente.
"Il disastro industriale causato dall'inefficienza politica che prosegue con l'abbandono di un territorio che non vuole rinunciare alla sua dignità socio economica – spiega Enne, elencando i motivi che hanno portato a questa decisione -.
Imbrogli e promesse anche nei settori del turismo, della pesca, del commercio, dell'agricoltura, sono le cause dell'emigrazione dei giovani ed anche meno giovani. Superficialità vergognosa della Politica che non si impegna alla costruzione delle necessità infrastrutturali, dei servizi, e nella tutela delle nostre imprese di tutti i settori merceologici sociali e artigianali. Piani fatiscenti che logorano la speranza di una popolazione stanca di vivere nella sofferenza economica che qualcuno vuole riaccendere nelle fasi di campagna elettorale.
Senza volere fare un elenco delle incompiute di una giunta regionale che replica nella inoperosità è ormai irrinunciabile dare il via a una grande mobilitazione popolare del territorio.
Siamo davvero stanchi di sopportare e siamo allo stesso modo pronti per condurre insieme a tutte le forze sociali e rappresentanze dell'intera collettività sulcitana, una forte rivendicazione per non permettere che la politica prosegua a isolarci facendoci morire affogati dai drammi sociali ed economici".