Sull'esercitazione militare "Trident Juntcure 2015" il presidente della Regione è stato finora "troppo timido nell'affrontare un tema di questa rilevanza". Non solo: Pigliaru deve "rovesciare il tavolo di confronto con Roma" e difendere l'autonomia della Sardegna, "senza accontentarsi di decidere il colore delle tendine, lasciando che nel proprio territorio si possa fare quello che si vuole". Sel incalza il governatore sul tema delle servitù militari e chiede spiegazioni ad un anno dall'ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale sul fronte delle possibili dismissioni dei poligoni sardi. Con una mozione, che sarà discussa in Consiglio regionale, Sinistra ecologia e libertà fa pressing sulla Giunta sollecitando il ridimensionamento dell'esercitazione militare che coinvolge circa 30 Paesi, 36 mila uomini, 60 tra navi e sottomarini e 140 tra aerei ed elicotteri. Inoltre nel documento si chiede di conoscere quali saranno gli impatti ambientali economici e sociali dell'esercitazione. Secondo il segretario regionale di Sel Luca Pizzuto, "ancora una volta la nostra terra diventa scenario di esercitazioni. La mozione vuole essere un pungolo alla Giunta perchè le forze politiche del centrosinistra esprimono una netta contrarietà a qualunque esercitazione e all'utilizzo del suolo sardo per questi interventi". "La Sardegna ha già dato, non deve dare altro. Non è più sopportabile uno Stato carnefice e oggi con queste esercitazioni si è toccato il punto di non ritorno – ha affermato il capogruppo Daniele Cocco – queste situazioni non devono più avvenire". "Dato che non è stata firmata la convenzione sull'esercitazione, non si può continuare a fare tutto quello che si vuole senza la condivisione e la compartecipazione dei sardi – ha stigmatizzato l'esponente di Cd, Roberto Desini – faremo un referendum nei territori interessati perché si esprimano sulla presenza delle servitù militari". Secondo Francesco Agus di Sel, "si tratta di un ennesimo "versamento di sangue che la nostra Isola paga", mentre per l'esponente dei Rossomori, Emilio Usula, "occorre portar avanti una trattativa in maniera più forte". "Quando serve bisogna alzare la voce per far rispettare i diritti dei sardi – conclude Eugenio Lai di Sel – I diritti dei sardi devono ritornare al primo posto nell'agenda politica e presidente deve avere più coraggio su temi che ci vedono soccombere sul versante dell'autonomia".
Regione Trident, aerei e navi da guerra in Sardegna, Sel: “Pigliaru troppo timido,...