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I territori del Sassarese e della Gallura vogliono avere "pari dignità" rispetto a una visione cagliaricentrica. E' il grido d'allarme lanciato dai sindaci del Nord Saredegna ascoltati in audizione dalla commissione Riforme del Consiglio regionale nell'ambito del processo di riordino degli Enti locali dell'Isola. Non tutte le posizioni, però, convergono. I sette comuni del Sassarase (Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso e Stintino) più l'area del Coros, chiedono che "alla pari di Cagliari" venga istituita la città metropolitana di Sassari ristretta o allargata. Quelli della Gallura, invece, spingono perché resti in piedi la provincia Olbia Tempio, "visto che la normativa che si sta disegnando è provvisoria", spiegano. I due territori possono contare sull'appoggio di 15 consiglieri di centrosinistra e centrodestra, ma all'interno della maggioranza pare prevalere una chiusura verso l'ipotesi di istituire la città metropolitana a Sassari e di mantenere lo status quo in Gallura. La stessa Giunta regionale sarebbe contraria. Al termine delle audizioni i consiglieri di centrosinistra del Nord e il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau si incontreranno in una riunione ristretta per discutere di questi temi, una decisione che ha fatto storcere il naso a qualche consigliere del Sud Sardegna. 

"Io faccio l'arbitro, non voterò questa legge, ho votato solo due volte mozioni unanimi. Devo agevolare i canali istituzionali di confronto. Esiste però un problema politico che va affrontato dalla maggioranza e dalla Giunta" E' quanto ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, al termine della riunione con sindaci del Sassarese e della Gallura e con i consiglieri espressione del territorio, nel giorno dell'audizione dei primi cittadini in commissione Riforme. "Sassari da oltre vent'anni lavora come area vasta metropolitana anche a livello europeo per i finanziamenti – ha spiegato Ganau, che è stato sindaco della città prima di approdare in Consiglio – Bisogna fare scelte che siano in assoluto migliori per i cittadini. I temi sono il ruolo dei Comuni e delle Unioni dei Comuni, le ex Province e le città metropolitane. Oggi ho preso atto della posizione del Sassarese, che è legittima e viene fuori da una storia". Riguardo ai tempi della riforma degli Enti locali, il presidente dell'Assemblea sarda ha sottolineato che "si deve fare in fretta perché c'è la scadenza del 30 novembre. Credo che il confronto sia ancora aperto per trovare soluzioni che non penalizzino i territori".