"Alghero non è Thiesi, Ittiri o Ozieri, e per cinque mesi all'anno non è neanche Sassari". È l'attacco frontale che i medici delle strutture ospedaliere della Riviera del Corallo rivolgono alla proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera isolana, che Alghero vive come il declassamento della sanità territoriale e cittadina.
Primari e specialisti sono intervenuti all'assemblea pubblica promossa dalle forze di opposizione – ma il Movimento 5 Stelle non è stato invitato – in Consiglio comunale. Pd, Fi, Nuovo Centrodestra, Fratelli d'Italia e Psd'Az lanciano un nuovo appello. "Non è pensabile affrontare il tema della sanità algherese fuori dal contesto territoriale, la sfida vera è assicurare una sanità di qualità alla provincia di Sassari, che vanta 330 mila abitanti", è la posizione dei partiti del centrodestra e del Pd, secondo i quali tuttavia "si deve tenere conto delle eccellenze del sistema ospedaliero algherese e non si può trascurare il fatto che per metà anno la nostra città ha più abitanti di Sassari".
Di fronte a una questione così delicata, l'invito a tutti i partiti e alle istituzioni è di "stare dalla parte di Alghero, contro un'operazione sbagliata nel metodo, perché – dicono gli oppositori – si poteva aspettare la riforma degli enti locali per poi costruirci sopra il nuovo sistema sanitario. E, nel merito, perché per la legge gli ospedali di Alghero possono rientrare in una struttura ospedaliera di primo livello".
Regione Sanità, Alghero boccia nuova rete ospedali
Sanità, Alghero boccia nuova rete ospedali
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