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La notizia del no della Regione al ricorso contro la Buona scuola di Renzi acuisce ulteriormente la protesta degli insegnanti sardi che martedì 22 presidieranno il Consiglio regionale in concomitanza con la discussione in Aula sul tema della scuola, prevista per le 16. Lo annunciano la Cgil e la Flc-Cgil.
II sindacato aveva sollecitato il ricorso della Giunta, "soprattutto in virtù della specificità della Sardegna che, con le già pesanti criticità legate alla scuola, alla debolezza dei sistemi locali e alle insufficienze infrastrutturali, è fortemente danneggiata dall'applicazione di criteri e standard imposti da una legge nazionale che tende a cancellare le diversità calpestando, di fatto, gli spazi di autonomia della Regione", afferma la Cgil. Il ricorso sarebbe uno strumento di pressione importante sul piano politico e istituzionale, insiste il sindacato, annunciando il prosieguo della mobilitazione, motivata anche "dall'assoluta confusione in cui si è avviato l'anno scolastico". La Cgil, che reitera la richiesta di incontro all'assessore Firino, auspica che dalla discussione in Consiglio emerga una "forte posizione di contrarietà alla riforma e, di conseguenza, l'impegno ad agire con i ricorsi, così come hanno già fatto altre Regioni, ma anche a sollecitare modifiche sostanziali al testo attuale, anche attraverso i decreti attuativi".