Stamane i rappresentanti del Movimento Partite Iva del Sulcis Iglesiente hanno presentato al Comune di Carbonia una petizione popolare con oltre 3.300 firme per protestare contro la presenza dei parcheggi a pagamento in città. L'iniziativa partita alcuni mesi fa ha avuto un'accelerazione in questi giorni in considerazione dell'avvio del nuovo appalto nel quale a detta delle Partite Iva i parcheggi a pagamento saranno addirittura aumentati e allargati al parcheggio multipiano della città che finora ne era esente.
“Crediamo che la presenza dei parcheggi a pagamento sia deleteria per l'economia delle tante attività commerciali del centro di Carbonia, spiega Corrado di Bartolo vice Presidente del Movimento. I cittadini, soprattutto in questo periodo di crisi, evitano di pagare il parcheggio e fanno i propri acquisti in periferia dove questo problema non sussiste. Per questo motivo riteniamo assurda la scelta del comune di aumentarli”, conclude la Partita Iva. Per Franco Reginali ed Elio Cancedda, dirigenti del MPI, “l'amministrazione comunale di Carbonia deve farsi carico di questo problema e trovare, così come hanno fatto in altre città come ad esempio Alghero, soluzioni alternative che vadano incontro agli interessi del centro di Carbonia e del personale occupato nel servizio che potrebbe essere destinato ad altre funzioni.”
Ma c'è anche la presa di posizione di semplici cittadini come quella di Rocco Marascia che afferma: “ Da cittadino appoggio totalmente l'iniziativa portata avanti dal Movimento Partite Iva perché è sotto gli occhi di tutti come Carbonia stia sprofondando in una crisi senza precedenti e quello che era il fiore all'occhiello della città, il centro, è diventato ormai un mortorio degno di una città fantasma.” Uno studio pubblicato nei mesi scorsi dal Movimento aveva evidenziato l'elevato numero di attività commerciali che hanno dovuto chiudere i battenti nel comune di Carbonia a causa della crisi economica e a quello che viene definito dai suoi rappresentanti come un “forzato spopolamento del centro a favore delle periferie”.