Performance-denuncia nel nuraghe, no della Soprintendenza: “E’ censura”

Non si terrà la performance "Belveghile", dell'artista Nicola Mette, prevista nell'area archeologica di Tamuli, a Macomer, domenica 23 agosto, per denunciare il degrado archeologico e storico isolano.
"Mi hanno censurato perché si ha paura di sollevare il problema del degrado in cui versano i nostri beni archeologici e storici e dalle possibili responsabilità che possono essere la causa di quel degrado", denuncia Mette all'ANSA, spiegando di aver ricevuto un comunicato della Soprintendenza ai Beni Archeologici di Cagliari che stoppa la performance.
Queste, spiega Mette, le parole che usa la Soprintendenza nella nota: "La destinazione d'uso richiesta non è compatibile con il carattere storico-artistico del bene. Le attività all'interno dei siti archeologici devono avere finalità compatibili con la destinazione culturale del bene, essere effettuate nel rispetto del decoro e della sicurezza del bene stesso e dei suoi visitatori e senza procedere ad alcuna modifica o alterazione, neanche temporanea, dei luoghi e delle strutture".
Ma l'artista di Sindia non ci sta. "Ribadisco che si tratta di un vero e proprio caso di censura che non trova alcuna giustificazione rispetto alle modalità e alle finalità con cui la performance era stata da me ideata e progettata. Si ha solo paura di affrontare il nodo delle responsabilità alla base di quel degrado".
L'iniziativa prendeva il nome dal nuraghe di Belveghile, vicino Olbia: "Un sito che è stato ricoperto da un viadotto, uno dei tanti emblemi dell'incuria con cui spesso viene considerato il nostro patrimonio archeologico e storico".
All'interno del sito di Tamuli, l'artista, nudo e schiacciato da un betile, avrebbe interpretato la sua denuncia contro l'abbandono del patrimonio culturale. "Belveghile non andrà in scena – conclude Mette – ma l'averla pensata, proposta e negata, rafforza le motivazioni della causa, forse in maniera più netta rispetto alla rappresentazione fra i betili domenica prossima a Macomer".