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"Soddisfatti per un provvedimento che va al di là dei risvolti concreti, come l'auspicata permanenza nel calcio professionistico e l'altrettanto auspicabile continuità del progetto societario e tecnico, e preserva la Torres e il suo buon nome dal coinvolgimento in un episodio che nuoce a tutto il movimento e minaccia il patrimonio morale di cui la società sassarese è portatrice da sempre". Così i vertici della Fondazione Sef Torres 1903, che raggruppa tutte le anime del tifo rossoblù in attività sociali e culturali mirate alla promozione dell'immagine e della storia del club sassarese, commentano la notizia della permanenza della squadra sassarese in Lega Pro.
Oggi il tribunale federale nazionale della Figc ha respinto le richieste formulate nei confronti della Torres dal procuratore Stefano Palazzi, nell'ambito dell'indagine scaturita dall'inchiesta "Dirty Soccer" della Procura di Catanzaro sul calcio scommesse. "La Fondazione gioisce insieme alla società, allo staff tecnico, ai giocatori e a tutti gli altri tifosi sassaresi per la decisione del tribunale federale nazionale – spiegano i dirigenti del sodalizio fondato nel 2014 – in oltre 110 anni la reputazione della società sassarese non è mai stata macchiata dall'onta del coinvolgimento in simili vicende, che non appartengono alla cultura del club e ai valori che ne hanno ispirato la nascita, la sua lunga storia e il suo glorioso blasone, elemento di riconoscimento e di apprezzamento in tutta Italia".