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"Il punto nascita è un servizio fondamentale per le mamme e i neonati. La sua dislocazione è parte di un progetto complessivo di riordino del sistema sanitario locale (ospedaliero e territoriale) che il Comune di Carbonia ha richiesto più volte e con forza". Lo afferma il sindaco, Giuseppe Casti, in merito all'eventuale separazione tra punto nascita e presidio di emergenza-urgenza da parte della Asl territoriale.
"Il precedente Piano sanitario aveva previsto la tematizzazione dei presidi ospedalieri – ricorda Casti – L'ospedale Sirai di Carbonia doveva diventare il presidio delle emergenze e urgenze, offrendo servizi come la rianimazione e la cardiologia; il Cto di Iglesias era destinato ai servizi programmati, mentre il Santa Barbara, sempre di Iglesias, sarebbe diventato presidio di lunga degenza e riabilitazione.
Queste scelte erano state condivise anche dalla conferenza dei sindaci. Nel nuovo Piano sanitario – sottolinea ancora il primo cittadino – lo stesso commissario della Asl 7, Antonio Onnis, aveva scritto che, per ragioni di sicurezza, il punto nascita sarebbe dovuto essere collocato preferibilmente presso il presidio delle emergenze e urgenze. Non capiamo e ci pare molto grave il cambiamento di prospettiva, che vedrebbe le due strutture prendere due strade diverse a discapito della sicurezza e della salute delle donne e dei bambini. Un parto, infatti, può avere necessità di interventi urgenti e di emergenza, per salvare la vita di mamma e neonato, che soltanto un presidio attrezzato può garantire".
Casti conclude dicendosi disponibile "a qualunque discussione che parta però da queste basi" e ritiene "che le scelte vadano affrontate sulla base delle valutazioni cliniche sul benessere delle persone e non sulla base di altre valutazioni personalistiche".