Un'Ardia da incorniciare quella guidata questa mattina a Sedilo con grande determinazione e sicurezza dalla prima bandiera Costantino Atzas, di 43 anni, con una lunga esperienza alle spalle. Impeccabile alla partenza a Su Frontigheddu, perfetto nella discesa dal Santuario a Sa Muredda, sicuro e determinato per la risalita al Santuario intitolato a San Costantino. Minimo comun denominatore dei tre momenti clou della spettacolare cavalcata che ricorda la vittoria del santo imperatore su Massenzio le nuvole di polvere sollevate dagli zoccoli di poco meno di 100 cavalli lanciati al galoppo sui ripidi percorsi ricavati attorno al santuario nell'anfiteatro naturale di Monte Isei.
Oggi nessun incidente a turbare la serenità della manifestazione che ogni anno richiama decine di migliaia di fedeli e di spettatori. Il rito che si ripete da tempo immemorabile mischiando sacro e profano è cominciato poco dopo l'alba nell'abitato di Sedilo, dove il parroco ha consegnato le bandiere al capocorsa e ai suoi aiutanti. Poi il trasferimento al passo verso il santuario del corteo dei cavalieri preceduto dalla banda musicale e accompagnato dal crepitio dei fucili caricati a salve. Come vuole la tradizione, anche parroco e sindaco hanno raggiunto il santuario a cavallo. E hanno avuto appena il tempo di rimettere i piedi a terra, prima che l'Ardia cominciasse.
Pochi brividi, ma comunque tante emozioni per le decine di migliaia di spettatori e fedeli che ieri hanno sfidato le temperature roventi della campagna di Sedilo per assistere all'Ardia in onore di San Costantino.
I brividi nella parte iniziale della spericolata prova di coraggio equestre che ha impegnato poco meno di un centinaio di cavalieri guidati dalla prima bandiera Costantino Atzas e dai suoi fedeli scudieri, la seconda bandiera Marco Meloni e la terza Salvatore Meloni. A provocarli la caduta di un cavaliere nelle retrovie della lunga schiera di cavalli lanciata al galoppo in direzione del Santuario intitolato al santo imperatore. L'uomo disarcionato, che pare non abbia al suo attivo moltissime partecipazioni all'Ardia, è stato immediatamente soccorso e accompagnato in ospedale. Le sue condizioni non sono apparse particolarmente gravi, ma bisognerà comunque attendere l'esito degli accertamenti sanitari in corso.
Per il resto tutto è filato liscio e la prima bandiera Costantino Atzas può andare orgoglioso della sua Ardia. Non ha commesso errori e non ne hanno commessi i suoi collaboratori, la prima e seconda bandiera e sas iscortas, che hanno tenuto a bada i cavalieri più aggressivi impedendo a tutti anche solo il tentativo di guadagnare la testa della corsa. Ieri notte attorno al santuario di San Costantino festa fino a tardi tra muggini e maialetti arrosto e fiumi di birra e vino rosso.