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La Grissin Bon fa valere la legge del PalaBigi e mette in cascina il primo punto a favore nella finale scudetto con il Banco di Sardegna Sassari, sconfitta 82-63. Ci riesce in virtù di un match gagliardo, giocando con estrema concentrazione e grande intensità difensiva. Doti nelle quali invece la Dinamo latita per tutta la gara avvertendo fortemente la mancanza di Shane Lawal e toppando clamorosamente in un punto di forza fondamentale: il tiro da 3 ove Sassari chiude con appena il 21%. Non a caso i padroni di casa dominano nettamente al rimbalzo (42-32). Logico pensare che in gara 2, in calendario martedì sera sempre a Reggio Emilia, col rientro del centro nigeriano, sarà probabilmente un incontro molto diverso. Avvio sostanzialmente equilibrato, Sassari sparacchia molto dalla lunga, la Grissin Bon è più concreta ma fa un po' più di confusione. Nonostante questo riesce a prendere un primo abbrivio a metà frazione: 10-5 su "bomba" di Kaukenas. Piccolo margine che i padroni di casa allungano, a seguito di una conclusione dalla lunga di Lavrinovic, mantenendolo quasi per intero fino al termine della frazione. Il secondo quarto si apre con una terrificante stoppata che Silins rifila a Kadji, seguita da uno splendido alley-oop Della Valle-Cervi che lancia il break biancorosso: Reggio al 3' vola infatti al +11 (33-22), costringendo "Meo" Sacchetti a chiamare immediatamente time-out.
Poco cambia però, la Grissin Bon infatti ha decisamente in mano il ritmo della gara e tocca le quindici lunghezze di vantaggio al 5'. Il massimo margine la truppa di Menetti lo raggiunge però nei secondi finali, chiudendo 52-32.
Al ritorno dall'intervallo lungo il leit motiv della gara non muta; le due squadre commettono caterve di errori in attacco e questo avvantaggia comunque chi guida, ovvero i reggiani, oltretutto Sassari difende anche senza mordente (le palle vaganti sono tutte catturate dai biancorossi) e così Cinciarini e compagni arrivano al +24 (58-34) al 4'. Il Banco fatica tremendamente a trovare la quadratura del cerchio e solo nelle ultime fasi del periodo riesce a riavvicinarsi un minimo, approcciandosi agli ultimi dieci minuti con diciotto punti di ritardo. Nell'ultimo quarto è la Grissin Bon ad avere un atteggiamento un po' più rilassato e meno intenso. Errore che, con un vantaggio meno ampio potrebbe risultare capitale, nella circostanza consente alla Dinamo di rientrare fino al -12. Ci pensa però Lavrinovic con 5 punti consecutivi a spezzare il tentativo di rimonta sarda. Nel finale Reggio torna ad allungare e festeggia. 

Grissin Bon Reggio Emilia-Banco di Sardegna Sassari 82-63 (23-18, 52-32, 64-46).
Reggio Emilia: Chikoko 6, Polonara 18, Lavrinovic 12, Della Valle 9, Pechacek, Pini, Kaukenas 13, Cervi 8, Silins 10, Stefanini, Rovatti, Cinciarini 6. All.: Menetti.
Sassari: Logan 8, Sosa 3, Formenti, Sanders 19, De Vecchi 3, Dyson 6, Sacchetti B. 6, Mbodj, Vanuzzo, Brooks 10, Kadji 8.
N.e.: Chessa All.: Sacchetti.
Arbitri: Taurino, Lanzarini, Begnis.
Note – Tiri da 3: Reggio Emilia 10/25, Sassari 5/24; tiri liberi: Reggio Emilia 12/15, Sassari 12/20. Rimbalzi: Reggio Emilia 42, Sassari 32. Spettatori 3.500.