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Omero aveva capito tutto e decantava il "mare color del vino". Ma per scoprire in barca a vela non solo il Mare nostrum, alcune delle sue isole più incantevoli ma anche il vino che "faticosamente" si produce su di esse e i profumi e i sapori che meglio vi si accompagnano nasce "Mediterraneo, le isole del vino" nuovo format televisivo di Gambero Rosso Channel (sul canale 412 di Sky).
Dodici puntate accompagnati da tre "navigatori del gusto" speciali: il capitano Enzo Biassoni, videomaker realizzatore di format televisivi sul mare e amante del cibo, Giulia Sampognaro, giornalista ed esperta di vini, e Jessica Granato, attrice ed appassionata di tutela ambientale e green economy.
In primo piano quindi le bellezze dell'Elba, Gorgona, Capraia, Santa Teresa di Gallura, Alghero, Bosa, Cabras, Sant'Antioco, Ponza. E i loro pregiati vigneti e i produttori che curano i loro distillati, che saranno presentati e intervistati durante le soste a terra. E poi capperi, origano olive e cipolle per condire pesce e tutto il buon cibo a km 0 che finirà a tiro dei tre lupi di mare. Il team della nuova trasmissione è partito da Castiglione della Pescaia il 15 maggio scorso e la prima puntata andrà in onda il 31 maggio alle 17 e in replica alle 22.30.
Da sottolineare la collaborazione del programma con il Consorzio Nazionale di Raccolta e Riciclo con l'obiettivo di sensibilizzare gli amanti della nautica alla tutela dell'ecosistema marino.
Sulla scia di questa esperienza anche il settore scuole e formazione del Gambero Rosso è sceso "in cambusa" e ha deciso di organizzare in alcune città del gusto alcuni corsi brevi di cooking on board in collaborazione con la Cristiana Monina Nautical Events Development. E proprio la Monina – famosa velista e skipper nota anche al grande pubblico per la serie di spot televisivi in barca a vela girati insieme con l'attrice Gaia Bermani Amaral e alla dj Petra Loreggian – spiega perché una cambusa ben organizzata è determinante: "Ricordo come un incubo un viaggio fatto anni fa tra Capo Verde e Guadalupe.
Avevano sbagliato a organizzarsi e ci trovammo al nono giorno senza acqua, costretti a bere solo quella del dissalatore e con l'incubo che si rompesse, e al decimo a mangiare solo pasta in bianco. Insomma un viaggio che poteva essere un sogno si è trasformato in un incubo di preoccupazione e di disagi. Mi sembrava di essere in prigione e senza poter scendere…". I corsi di tre giorni prevedono due giorni di lezioni teoriche con laboratorio di cucina per imparare i trucchi della cucina in barca (dall'usare poca acqua, al muoversi in poco spazio, al non sprecare gli alimenti, a scegliere gli alimenti giusti) e il terzo una simulazione in mare a bordo di barche a vela. Perché come dice Cristiana Monina "il gusto di un buon piatto a bordo non ha eguali a terra. Anche una pasta aglio, olio e peperoncino in mezzo al mare è tutta un'altra storia".