sanit-and-agrave-via-al-piano-di-contenimento-della-spesa

La razionalizzazione della rete ospedaliera, la riorganizzazione delle cure primarie, la riqualificazione della rete dei laboratori e dei servizi di radiologia, la centralizzazione del sistema degli acquisti di servizi e forniture, e delle procedure concorsuali. Infine, il contenimento della spesa farmaceutica. E' questo in sintesi il piano triennale dell'assessore della Sanità, Luigi Arru, per contenere la spesa del servizio in Sardegna il cui dato consolidato si avrà al 30 aprile.
"Il disavanzo in Sanità è problema ben noto all'assessorato e all'intera giunta sin dall'insediamento nel marzo 2014 – ha detto Arru – Stiamo lavorando alacremente dal primo giorno non solo per rimettere a posto i conti, ma soprattutto per garantire un migliore e sempre più efficiente servizio nei territori, per i cittadini".
L'assessore precisa, infatti, che "gli atti delle aziende ospedaliere della precedente Giunta non fossero coerenti con la normativa nazionale. La conseguenza è stata che, non esistendo un'idea coordinata di programmazione, non è stata preparata la Rete Ospedaliera. Il prezzo pagato per questo dalla Sardegna? L'esclusione dall'accesso a fondi statali dedicati per l'ammodernamento degli ospedali, pari a circa 250 milioni di euro".
"In Sardegna manca una rete ospedaliera moderna. Questo è causa di ulteriori diseconomie e non garantisce un buon servizio: i pazienti vengono ricoverati per una durata superiore alla media nazionale. Questo accade non certo perché i professionisti non siano all'altezza dei colleghi del resto dello Stivale. La causa è da attribuire a un sistema organizzativo che non prevede l'integrazione dell'assistenza territoriale con quella ospedaliera e il sistema dell'emergenza urgenza. Non garantire un'assistenza territoriale forte e un sistema emergenza riformato causa un uso improprio dell'ospedale".
Poi occorre investire in prevenzione e con gli screening e responsabilizzare i cittadini e i professionisti per ridurre la spesa sui farmaci E ancora, l'integrazione dei modelli assistenziali del territorio, ospedale e sistema emergenza urgenza per ottenere politiche sanitarie virtuose. Infine ci sarà un intervento sulla formazione innovativa degli operatori sanitari.