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Di Muhammad Alì, uno dei più grandi pugili di sempre, si diceva: “Vola come una farfalla, punge come un'ape”. E’ un po’ anche quello che dicono di Gemma Puddu,  21enne studentessa universitaria di Carbonia appassionata di boxe, che proprio in questi giorni è stata selezionata insieme ad altre 7 atlete in tutta Italia, dalla Federazione Nazionale Pugilato per la categoria 51 kg, per partecipare nel mese di Maggio ai campionati nazionali universitari che si terranno a Salsomaggiore.

Un appuntamento molto importante che arriva a coronamento dei sacrifici che la giovane sulcitana ha dovuto fare in questi anni di allenamenti nella palestra Asd Boxe Folgore di Oristano: “Quando due anni fa iniziai ad appassionarmi di pugilato non pensavo di arrivare a combattere in una competizione nazionale, racconta la ragazza. Ho iniziato giusto per tenermi in forma, ma più mi allenavo e più mi rendevo conto di quanto mi piacesse. Devo dire che se non avessi scelto di studiare a Oristano, non avrei potuto conoscere il mio attuale maestro Gianfranco Tomasi che da subito ha creduto nelle mie potenzialità e mi ha instradato nella boxe”.

Una passione sportiva che le ha permesso anche di conciliare meglio l'impegno universitario: “Ormai mi mancano solo 4 esami per conquistare la laurea in biotecnologie industriali. E il fatto che mi alleni ogni giorno, mi permette anche di distrarmi e sfogare tutto lo stress e la tensione accumulata nello studio”.

A ogni incontro della giovane atleta tra i tifosi più sfegatati ci sono anche i suoi genitori, Gilda e Giuseppe, che hanno deciso di sostenerla in questa dura disciplina ma non senza un pizzico di preoccupazione: “I miei genitori credono molto in me e mi sostengono in tutto quello che faccio. Certo, vista la tipologia di sport dove comunque volano i pugni, si preoccupano e hanno paura che il mio viso si sfiguri. Ma io riesco sempre a tranquillizzarli cercando di prendere pochi colpi e soprattutto vincendo”.

Anche dopo che conseguirà la laurea e troverà lavoro, Gemma vorrebbe continuare a praticare questo sport pur consapevole che non sarà facile conciliare entrambe le cose: “Non so ancora cosa mi riserverà il futuro e come tutte le ragazze della mia età dopo la laurea vorrei specializzarmi e trovare un lavoro per guardare al futuro con serenità. Ma non nascondo che mi piacerebbe anche continuare col pugilato che in questo momento nella mia vita è diventato molto importante. Anche se so che non sarà facile visto l'impegno e i sacrifici indispensabili per praticare uno sport così duro. Per adesso mi limito ad allenarmi e a guardare a questo importante traguardo dei campionati nazionali universitari di maggio con lo spirito di partecipare e magari di vincere per la mia famiglia, per la mia palestra e in generale per tutti quelli che credono in me”.