"Le razze Limousine e Charolaise rappresentano un'eccellenza della zootecnia della Sardegna che riceve unanimi riconoscimenti a livello internazionale. La mostra ad Ozieri ne è l'esempio tangibile". Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Sardegna, Luca Sanna, ieri ad Ozieri, in occasione della IV edizione della Mostra regionale dei bovini di razza da carne Charolaise e Limousine organizzata dall'Ara Sardegna e in collaborazione con le associazioni provinciali e interprovinciali allevatori, all'associazione nazionale di razza Anacli e al Comune di Ozieri.
Confagricoltura
"È necessario – dice Sanna – valorizzare appieno gli allevamenti, aiutare gli allevatori che ci hanno creduto ed hanno investito nel miglioramento genetico e impedire che i vitelli vengano mandati fuori dalla nostra isola a ingrassare. Bisogna accorciare la filiera, capire dove il meccanismo si inceppa, dove l'allevatore ingrassatore incontra le difficoltà a trovare gli sbocchi sul mercato e ad abbassare i costi e indicare soluzioni, come l'abbassamento dei costi di macellazione, l'individuazione di una filiera di produzione delle materie prime dell'alimentazione e gli incentivi sul benessere animale"."Alleviamo animali eccellenti – continua – nei migliori pascoli naturali, costituiti da specie endemiche che caratterizzano la carne di ottima qualità che devono essere macellate e trasformate in Sardegna. Così possiamo abbattere le importazioni e aumentare il consumo interno di carne bovina che ad oggi registra uno sconfortante dato riassumibile in un 80% di carne bovina importata dal continente o addirittura dall'estero. Invertire questa tendenza – conclude Sanna – è possibile solo se riusciremo a rendere conveniente alle nostre imprese la trasformazione in carne delle nostre pregiate materie prime. Se riusciremo a rendere sopportabili alcune voci di costo che attualmente, a causa di norme restrittive ed inadeguate, limitano l'iniziativa di chi vorrebbe fare ma è costretto ad arrendersi davanti a tante complicazioni".
L'assessore Falchi
"Le potenzialità di sviluppo del comparto nella nostra regione sono alte, soprattutto nel nord dell'isola, dove si registra la maggiore concentrazione di allevamenti. Ed è per questo che si deve lavorare alla programmazione del comparto in un'ottica integrata tra territori e sistemi differenti con l'obiettivo di raggiungere la chiusura della filiera. Un impegno che punta a un prodotto di eccellenza, riconoscibile grazie a un marchio di Qualità Sardegna garantito dalla Regione per le carni locali". Lo ha detto l'assessore dell'Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel suo intervento di chiusura a un incontro che si è tenuto ieri sera nella frazione di San Nicola a Ozieri, durante l'appuntamento annuale della fiera zootecnica e alimentare. Alla due giorni di iniziative partecipano migliaia di visitatori tra imprenditori ed esperti del settore.
"Il lavoro innovativo avviato con la misura 124 del Programma di sviluppo rurale – ha proseguito Falchi -, nato dalla collaborazione tra Università di Sassari e allevatori, ci impegna a creare un processo di produzione eco-sostenibile volto a valorizzare il nostro prodotto ottimizzando le risorse presenti sui territori". La Regione ha già stanziato un milione di euro nel 2014 per l'acquisto dei riproduttori per le razze Charolaise, Limousine, Chianina e Piemontese di età non superiore a 5 anni e che risultino iscritti nei libri genealogici. Tale finanziamento, in scadenza il 30 aprile, verrà prorogato di 15 giorni per apportare alcune modifiche che si sono rese necessarie in fase di attuazione. "Con la prossima programmazione – ha concluso l'esponente della Giunta Pigliaru – punteremo a estendere le misure di benessere animale anche alla filiera bovina per sostenere la produzione locale".