La Sardegna potrà ambire a un futuro migliore con la partenza di un sistema delle autonomie locali più organico e con quelle riforme istituzionali troppe volte annunciate e mai realizzate. Il tema al convegno "Il destino della Sardegna al tempo delle riforme istituzionali" è stato il filo conduttore degli interventi degli assessori degli Enti Locali, Cristiano Erriu, e degli Affari generali, Gianmario Demuro. La tavola rotonda è stata organizzata dall'Associazione Ex parlamentari assieme alla Fondazione Banco di Sardegna, alla Cgil regionale e all'Associazione Nazionale delle piccole e medie imprese edili.
Per Erriu la riforma degli enti locali "pone la Regione di fronte alla grande opportunità di costruire un nuovo ordinamento organico e sistematico, imperniato su una autentica sussidiarietà, che porrà fine a quella lunga epoca di frammentazione e di incertezze sui compiti e le funzioni delle autonomie locali". Il tema è legato sia alla riforma della macchina regionale, sia al consolidamento del sistema delle Città metropolitane individuato dalla riforma Delrio, che include anche Cagliari. "Dopo una lunga discussione, – ha puntualizzato – si è optato per un'area metropolitana che non coprisse l'intero territorio della Provincia capoluogo, come è successo in alcune Regioni ordinarie". L'esponente della Giunta Pigliaru ha ricordato anche che in Sardegna "ci sono altri due territori a vocazione metropolitana e con i giusti requisiti economici e sociali: Sassari e Olbia". L'unico vero ostacolo al nuovo disegno delle autonomie locali è legato al caos che in questo momento riguarda il futuro delle Province. "Sono una presenza ingombrante per qualsiasi ristrutturazione del sistema degli enti locali" ha avvisato Erriu.
L'assessore Demuro ha ricordato invece che la specialità della Sardegna e delle altre regioni a statuto speciale "non è in pericolo. Il presidente della Toscana Rossi si è svegliato tardi, il testo della riforma costituzionale del governo la prevede". Ma, specialità o meno, il punto è uno: di riforme si è parlato per 30 anni: è arrivata l'ora di farle, e in breve tempo".
Regione Riforme, Erriu e Demuro: “Indispensabili per futuro migliore”