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"Disuguaglianze? La Sardegna le ha subite", così Ugo Cappellacci, consigliere regionale di Forza Italia e già governatore della Sardegna, commenta le dichiarazioni del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che in una intervista ha detto che lo Statuto speciale crea disuguaglianza e che "le ragioni storiche e geopolitiche che hanno portato alla nascita delle regioni a statuto speciale non esistano più".
"Per quanto riguarda le entrate e le compartecipazioni – prosegue Cappellacci – la Sardegna è in credito, non certo in debito, nei confronti dello Stato e più volte siamo stati costretti a far valere le nostre ragioni dinanzi ai giudici costituzionali. Né si può dimenticare che, a differenza delle altre Regioni, noi paghiamo con risorse proprie voci come la Sanità, Trasporto Pubblico Locale e perfino quella continuità territoriale aerea che dovrebbe essere questione nazionale.
Peraltro, se andiamo a verificare i provvedimenti più recenti risulterà evidente che sono stati imposti tagli spietati perché il Governo Renzi è stato generoso con Roma Capitale, con Milano per l'Expo e per altri territori forse più appetibili sul piano numerico ed elettorale. Solo grazie allo Statuto speciale nella passata Legislatura abbiamo potuto adottare quei tagli dei costi della politica, ma a differenza del Governo, noi li abbiamo applicati alla nostra stessa Regione. Altri invece predicano la revisione della spesa ma solo per gli altri". 

Rossi. Le Regioni a statuto speciale "ricevono finanziamenti per i servizi incomparabilmente superiori rispetto a quelli che hanno il resto delle altre Regioni. Credo che nel momento in cui ci mettiamo a rivedere il Titolo V della Costituzione sarebbe giusto parlarne, perché ormai sono un anacronismo". Lo ha detto il presidente della Toscana Enrico Rossi parlando con i giornalisti a margine della presentazione del suo comitato elettorale, in merito alle polemiche sulle Regioni a statuto speciale con il governatore friulano Debora Serracchiani.
Rossi ha parlato di anacronismo di tali realtà, "essendo venute meno le questioni come quella di Trieste che giustificavano le autonomie o l'autonomismo siciliano che a sua volta giustificava lo statuto speciale. Poi, all'interno di queste Regioni c'è chi è virtuoso come il Friuli Venezia Giulia, ma ci sono troppe disparità nell'erogazione dei finanziamenti e quindi anche dei servizi".
Per Rossi "oltre tutto questo si riflette sulle tasse locali, perché le Regioni trattengono ritenute erariali e quindi possono evitare di fare cassa". Nel complesso il governatore toscano ha osservato che "le Regioni sono troppe e alle volte troppo piccole, riformarle sarebbe giusto". 

Pigliaru. "Le considerazioni del presidente Rossi, che parla di anacronismo per le Regioni a Statuto Speciale, non possono certo riguardare la Sardegna. La nostra autonomia, oltre che storica e identitaria, ha un'evidenza geografica su cui non c'è possibilità di discussione". Così il governatore Francesco Pigliaru, replica alle dichiarazioni del collega toscano, Enrico Rossi. "Quindi – aggiunge – il nostro Statuto non ha bisogno di giustificazioni per confermare la propria validità".