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Anche la Repubblica d'Arborea scende in campo contro l'assalto del territorio da parte di "multinazionali e speculatori che si mascherano da ambientalisti ma puntano soltanto agli incentivi milionari garantiti dallo Stato italiano a chi produce energia elettrica da fonti rinnovabili". Lo ha fatto oggi con l'approvazione nel corso della quinta assemblea costituente dell'articolo 25 della propria Costituzione, che riguarda proprio la tutela dei beni ambientali.

La Repubblica d'Arborea, costituita un paio d'anni fa ad Oristano, si ispira ai valori dell'antico Giudicato di Arborea, non vuole essere Stato ma si accontenta di essere Nazione, e non parteciperà direttamente alle competizioni elettorali dello Stato italiano del quale comunque si impegna a rispettare l'ordinamento giuridico. L'assemblea costituente è stata anche l'occasione per presentare il progetto di una scuola di Protezione civile che sarà realizzata in collaborazione col Comune di Arborea e le nove associazioni che hanno trovato una sede nella Casa del Volontariato aperta a Oristano in via Sassari e per il riconoscimento della Sartiglia come "tesoro della identità nazionale".

L'articolo 25, approvato all'unanimità, sancisce che "tutti i beni ambientali, del mare, dell'aria, del suolo e del sottosuolo, sono proprietà esclusiva della popolazione insediata, che ha diritto di autodeterminazione democratica sul loro utilizzo e di elaborazione autonoma dei propri modelli di sviluppo nell'interesse delle generazioni future".