coi-fondi-della-regione-e-progetto-universit-and-agrave-di-cagliari-ecco-il-pozzo-per-un-villaggio-in-etiopia

Anche l'Università di Cagliari nel progetto che ha realizzato un pozzo e il water point a Kalkala, a 600 chilometri da Addis Abeba in Etiopia. Un'opera fondamentale per il rifornimento di acqua potabile ai villaggi della zona. Coinvolti nell'operazione i ricercatori del Centro interdipartimentale di ingegneria e scienze ambientali. L'opera è finanziata con fondi della Regione Sardegna per 49.800 euro su un costo totale di 83 mila euro: ha partecipato anche il comune di Villasimius, ente capofila del progetto. Prima della realizzazione del progetto, l'unica risorsa idrica per la comunità era rappresentata da un piccolo punto di raccolta dell'acqua piovana, utilizzato, per brevi periodi alla fine della stagione delle piogge, sia dalla popolazione sia dal bestiame. Inoltre, donne e bambini dovevano camminare fino al villaggio di Tao, per circa cinque chilometri, tra andata e ritorno, per approvvigionarsi d'acqua per uso domestico. Mentre gli animali venivano portati ad abbeverarsi al bacino artificiale del villaggio di Gargele: quattordici chilometri complessivi. Dopo essere stata individuata un'area favorevole a oltre un chilometro da Kalkala è stato trivellato un pozzo di 144 metri equipaggiato, poi con una pompa sommersa, capace di una portata di tre litri al secondo. Il sistema di distribuzione idrica è costituito da una condotta lunga 1400 metri che va dal pozzo sino a un serbatoio di carico da 35 metri cubi, a monte del villaggio. E da una condotta di distribuzione lunga qualche centinaio di metri dal serbatoio sino al water point, costruito nel centro del villaggio con otto fontanelle e un abbeveratoio.