In attesa che il Tar del Lazio si esprima, il prossimo 21 gennaio, sul merito del ricorso presentato da Anci Sardegna contro il decreto del Mef che rivede l'Imu agricola, che impone ai 289 comuni sardi di recuperare 20 milioni di euro (attualmente sospesa per effetto dell'accoglimento della richiesta cautelare), oltre 200 comuni isolani hanno depositato oggi 200 ricorsi al Tribunale amministrativo del Lazio per chiedere il blocco della tassa per il 2014. Lo hanno annunciato Anci Sardegna, Consiglio delle autonomie locali e le altre associazioni degli enti locali presentando l'assemblea generale dei sindaci che si terrà lunedì 19 gennaio.
"La nostra posizione è chiara – ha detto il presidente Anci, Piersandro Scano – la rimodulazione della tassa deve sparire per il 2014, mentre per il 2015 siamo disponibili a trattare. Se il Tar darà ragione a noi, sicuramente il governo impugnerà la sentenza. Noi continuiamo a dire che le risorse che mancano (350 milioni a livello nazionale) si possono trovare con politiche di contrasto all'evasione fiscale".
"Bene il ricorso dei Comuni sardi contro l'Imu agricola, ma anche la Giunta regionale faccia la sua parte e non stia alla finestra", la sollecitazione arriva dall'ex presidente della Regione Ugo Cappellacci (Fi).
"La sospensiva ha aperto una finestra temporale – prosegue Cappellacci – che poteva e doveva essere sfruttata per l'approvazione della proposta di legge di Forza Italia finalizzata a liberare il mondo delle campagne dell'isola da questa ingiusta e ulteriore gabella. L'Esecutivo ha anche un'altra potenziale arma per difendere gli interessi della Sardegna – osserva – infatti l'articolo 51 dello Statuto prevede che La Giunta regionale, quando constati che l'applicazione di una legge o di un provvedimento dello Stato in materia economica o finanziaria risulti manifestamente dannosa all'Isola, può chiederne la sospensione al Governo il quale, constatata la necessità e l'urgenza, può provvedervi, ove occorra, a norma dell'art. 77 della Costituzione. Non bisogna lasciare nulla di intentato per scongiurare questo ennesimo e vergognoso scippo".