Farsi una birra? Oggi è un’impresa. E poi c’è la moda: quella del home brewing, della birra fatta in casa, che, complice l’amore dei sardi per la “bionda” e forse un po’ anche la crisi, convince sempre più persone a sperimentare. In Sardegna sono circa 2 mila persone, iscritti a varie associazioni, molti sono nel cagliaritano ma ce ne sono sparsi un po’ in tutta la Sardegna. E sempre di più i curiosi.
E c’è anche chi della birra in casa ha fatto un’impresa. Maurizio Vacquer, un sardo che rientra dall’Australia non trova lavoro (“nemmeno rispondevano”) e decide di trasformare una passione in idea imprenditoriale innovativa. Maurizio da anni si fa la birra in casa e ogni volta era costretto a rivolgersi nella penisola per materie prime e attrezzature. Da qui il lampo: ma perché non aprire il primo negozio specializzato in Sardegna, nella vendita di prodotti per l'home brewing (la birra fatta in casa)?
L’ipotesi accende l’entusiasmo degli amici, specie quelli appassionati e così Maurizio, nel gennaio 2013 prende carta e penna, comincia a fare un po’ di conti, contatta i fornitori e il 3 luglio dell’anno scorso apre, in via Castiglione, il Luppolo Mannaro, dove vende “materie prime per la produzione della birra e attrezzature” e dove vorrebbe “sviluppare l’utilizzo del laboratorio didattico, che abbiamo aperto alla fine dell’anno scorso, come spazio per l’insegnamento che per la pratica”.
Quali tipologie di birre si possono realizzare?
Teoricamente tutte, dalle più diffuse Pils e Lager fino le ambrate, Porter, le scure, quelle irlandesi, tutte.
E con quale procedura?
La modalità più immediata è veramente semplicissima. Si mischiano i malti luppolati con zucchero e acqua nella quantità che il kit predispone (solitamente 23 litri) e poi si aggiunge il lievito. Gli unici accorgimenti sono pulizia assoluta dell’attrezzatura (la sanificazione), perché i batteri sono concorrenti dei lieviti nella trasformazione degli zuccheri e danno dei cattivi sapori, e le temperature. Perché la temperatura della fermentazione è piuttosto critica: dobbiamo stare nel range dei 20/28 gradi per iniziare la fermentazione e in seguito scendere ai 28 gradi, temperature che devono essere costanti.
Quali sono i vantaggi economici tra farsi la birra in casa e non, invece, acquistarla al supermercato?
Farla in casa da una soddisfazione diversa. È un po’come farsi i ravioli, quando il prodotto è fatto in casa e non è standardizzato. Un prodotto in cui noi abbiamo messo le mani, che ci consente di aggiungere ingredienti a piacimento e di sperimentare e di conoscere sapori nuovi. E comunque il gusto di una birra fatta in casa è decisamente migliore di quello della birra acquistata al supermercato.
E quanto costa? Per un litro di birra artigianale quanto si spende?
Il costo al litro è un euro: c’è spesa per le materie prime, può essere più o meno alto a seconda delle scelte. Mentre per il costo dell’attrezzatura minima siamo intorno ai 50 euro, decisamente affrontabile. Poi le bottiglie, che però possiamo recuperare da bar e pizzerie.