In un'economia ormai in fase di stagnazione e deflazione, anche la Sardegna continua ad annaspare. Nel 2013 il Pil è calato del 4,4% (-13 punti dal 2007) e per la fine dell'anno si stima un altro punto percentuale in meno. Crolla anche la propensione alla spesa delle famiglie che tra il 2007 e il 2013 si è abbassata del 20% contro il 13 % nazionale. Calano anche gli investimenti privati e latitano gli interventi pubblici. A fare le spese di questa situazione drammatica è soprattutto il settore artigiano che per il sesto anno consecutivo continua a lanciare preoccupanti segnali di sofferenza. In nove mesi, dalla fine del 2013 alla fine di settembre 2014, il numero di imprese artigiane della Sardegna è calato di altre 900 unità (il 2,4%): in media ogni mese in Sardegna falliscono cento aziende artigiane in un settore di fondamentale importanza per l'economia isolana, visto che il volume d'affari complessivo di circa 5,1 miliardi di euro rappresenta circa il 16% del Prodotto Interno Lordo regionale.
E' questo il dato più "drammatico", evidenziato dal quinto Rapporto congiunturale sulle imprese artigiane presentato oggi a Cagliari dalla Cna Sardegna.
La ricerca, effettuata su un campione di 700 imprese artigiane, fotografa la reale condizione vissuta dalle aziende della Sardegna dopo sei anni di progressiva e ininterrotta crisi economica che ha portato al fallimento di oltre quattromila aziende in soli quattro anni. Attraverso una rilevazione analitica dei principali rilevatori economici (ordini, fatturato, occupazione, accesso al credito e costi di produzione) lo studio della Cna offre infatti un quadro aggiornato sulla particolare congiuntura economica e importanti indicazioni per valutare l'impatto che il protrarsi della crisi sta avendo sul sistema delle imprese artigiane sarde.
L'artigianato rappresenta una parte consistente dell'economia regionale. Considerando le circa 38 mila imprese artigiane attive censite dalle Camere di commercio sarde nel 2013, la ricerca della Cna stima un volume d'affari complessivo di circa 5,1 miliardi di euro che rappresenta circa il 16% del Prodotto Interno Lordo regionale. Dopo il boom del 2008, quando in Sardegna erano state censite ben 43 mila imprese e la Sardegna era una delle regioni italiane a più forte vocazione artigiana – negli ultimi anni il settore è stato colpito da un vero e proprio dramma economico: il crollo maggiore si è registrato dal 2010 a questa parte con la moria di ben 4.100 imprese artigiane (-10%). La Sardegna è, infatti, al primo posto per calo percentuale (-10%), seguita da Abruzzo (-9,2%), Sicilia (-8,3%) e Molise (-8,3%).
Economia Sprofonda l’artigianato, in 4 anni addio a oltre 4 mila imprese: 100...