I comuni della Sardegna sul piede di guerra contro il decreto del ministero dell'Economia di concerto con i dicasteri delle Politiche agricole e dell'Interno che taglia ai comuni italiani non meno di 350 milioni di euro dal fondo di solidarietà per il 2014 attraverso le esenzioni sull' Imu per i terreni agricoli.
I comuni collinari e svantaggiati sotto i 600 metri di altezza dovranno ora chiedere ai contribuenti, entro il 16 dicembre prossimo, di pagare un nuovo salasso. Sempre che il decreto venga pubblicato nelle prossime ore: il taglio è infatti già stato comunicato ai comuni prima ancora dell'emanazione del provvedimento. Anci, Asel, Aicrre e Cal sono pronte a rivolgersi alla Consulta perchè convinte che si violi il principio sancito dalla Costituzione sull'annualità del bilancio, oltre che alcune leggi statali.
"Dal 1993 i comuni montani, collinari e svantaggiati erano esentati dal pagamento dell'Imu sui terreni agricoli – spiega il presidente di Anci Sardegna, Piersandro Scano – con questo decreto rimangono esentati i comuni montani che hanno la casa comunale oltre i 600 metri, quelli che sono tra i 280 e i 600 avranno l'esenzione parziale e al di sotto l'esenzione sarà abolita. E' un modo singolare di legiferare – attacca Scano – si viola lo statuto del contribuente che impone che le disposizioni tributarie non possono prevedere nuovi adempimenti prima di 60 giorni dalla scadenza e rischia di aggravare in modo drammatico le prospettive di rilancio dell'agricoltura alla quale non gli si dà una mano per andare avanti, ma un calcio per tornare indietro. Siamo incatenati dai vincoli e da qualcuno che non ha la legittimazione democratica a governare l'Italia, cioè i burocrati dell'Ue".
L'associazione dei comuni sardi ha già scritto una lettera al presidente nazionale dell'Anci Piero Fassino chiedendogli di mettere in campo tutte le azioni possibili per sollecitare modifiche "sostanziali" al decreto. Nel frattempo domenica è stato approvato un ordine del giorno alla Camera che impegna il Governo a rivedere il provvedimento.
Casti. "Il Governo intervenga immediatamente sulla questione relativa all'Imu sui terreni agricoli. Si tratta di un provvedimento che riteniamo sbagliato". Lo dice il presidente del Consiglio delle autonomie locali (Cal), Giuseppe Casti, appoggiando senza sè e senza ma la protesta dei sindaci e delle associazioni degli enti locali sul decreto ministeriale.
"Per questo motivo, come già annunciato questa mattina, siamo pronti a sostenere le iniziative in campo per far modificare questa decisione”.
Cappellacci. "Occorre scongiurare con ogni mezzo quello che sarebbe un vero e proprio terremoto fiscale, che farebbe mancare la terra sotto i piedi al mondo delle campagne". Così Ugo Cappellacci (Fi) rilancia l'allarme del sindaco di Mandas e dell'Anci sul decreto del ministero dell'Economia che taglia ai comuni italiani non meno di 350 milioni di euro dal fondo di solidarietà per il 2014 attraverso le esenzioni sull' Imu per i terreni agricoli. "I Comuni – sottolinea Cappellacci- rischiano di trovarsi di fronte ad un'imprevedibile situazione di dissesto, le cui conseguenze ricadrebbero sulle spalle dei cittadini. Quando poi si ipotizza in un decreto che la nuova tassa debba essere pagata entro le prossime due settimane, si va oltre il confine della follia”.