sfratto-famiglia-spanu-tensione-a-arborea-terzo-posto-di-blocco-in-3-giorni

Terzo posto di blocco dei Carabinieri in tre giorni sulla strada consortile 22 ovest di Arborea a poche centinaia di metri dall'azienda della famiglia Spanu e terzo giorno di presidio dei militanti antisfratto davanti all'ingresso dell'azienda, che è stata venduta all'asta a un imprenditore di Elmas per una vecchia e contestata cambiale agraria di 16 milioni.
"Non sappiamo più cosa pensare, temiamo che stiano aspettando il momento buono per buttarci fuori di casa, ma non abbiamo alcuna intenzione di andarcene", ha spiegato uno dei figli di Giovanni Spanu, il capostipite della famiglia che in primavera per evitare lo sfratto non esitò a impugnare il fucile da caccia minacciando il suicidio.
La famiglia Spanu, composta da dieci persone, il signor Spanu e la moglie, cinque figli, la moglie di uno di loro e due bambini in tenera età, rischiano di finire sulla strada ma non hanno perso la speranza di riuscire a dimostrare che sono vittime di gravi errori e forse anche di qualche cosa di più e questi sono giorni di grande tensione in attesa dell'annunciato sgombero. Era stato programmato per l'alba di sabato 15 novembre. Poi non se ne era fatto nulla, forse a causa della imponente mobilitazione di attivisti e militanti dei movimenti antisfratto, indipendentisti e per la Zona Franca arrivati prima dell'alba da mezza Sardegna che oltretutto durante la notte avevano chiesto via mail la presenza sul posto del prefetto e del questore.
Lunedì l'allarme è scattato di nuovo poco dopo l'alba, con il primo posto di blocco attuato dai Carabinieri sulla 22 Ovest, con diverse auto e almeno una decina di militari, che fino alla tarda mattinata hanno fermato e controllato tutte le auto.
Stessa cosa ieri e anche stamattina, anche se con un minor numero di uomini, con richiesta di documenti e identificazione anche per qualche pedone.