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Ruspe in azione questa mattina a Telti, in località Lu Capruleddu, a 15 chilometri da Olbia, dove sono iniziate le procedure di demolizione di un fabbricato di 200 metri quadri, realizzato senza le regolari autorizzazioni, e con sentenza di demolizione passata in giudicato.
La demolizione – avvenuta alla presenza di Polizia, Carabinieri e Vigili urbani – rientra nell'elenco stilato dalla Procura di Tempio Pausania, in cui erano indicati inizialmente un centinaio di immobili e porzioni di costruzioni che le ruspe avrebbero dovuto demolire dal mese di settembre in Gallura.
Nel periodo estivo, però, una buona parte di questi fabbricati erano stati in parte sanati o demoliti dagli stessi proprietari degli immobili. Da mesi la Procura tempiese si sta occupando degli edifici abusivi realizzati in Gallura; un lavoro certosino che ha visto gli inquirenti impegnati nella ricognizioni delle sentenze di demolizione passate in giudicato nelle cancellerie del Tribunale di Tempio Pausania e nelle sezioni staccate.
Tra marzo e aprile scorso la Procura aveva avviato le prime demolizioni a La Maddalena: in quel caso erano state una decina gli immobili o porzioni di case che erano state abbattute, scatenando in alcuni casi le proteste della popolazione. Da allora, però, è iniziata la corsa alla regolarizzazione da parte dei proprietari. Tant'è che dei circa cento abusi edilizi inizialmente rilevati in particolare tra Olbia, Arzachena, Santa Teresa e La Maddalena, i proprietari, nel novanta per cento dei casi, si sono messi in regola, oppure, davanti all'impossibilità di procedere con la sanatoria, hanno proceduto con l'auto-demolizione.